Negozianti a tempo determinato

I negozi a tempo sono ormai una realtà molto diffusa: si sa quando aprono, ma non sempre si sa quando chiudono, comunque piuttosto presto.
Si chiamano anche temporary shops o pop-up stores e sono l’esatto contrario del negoziante permanente e di fiducia.
Questa nuova formula commerciale viene spesso utilizzata dalle grandi aziende per promuovere e pubblicizzare le loro ultime novità o i loro prodotti “stagionali” specialmente in zone particolarmente trafficate delle grandi città (es. stazioni ferroviarie) oppure in occasione di eventi importanti come fiere e saloni.

Perchè vendere occhiali da sole, ombrelli o gelati tutto l’anno, quando si tratta di prodotti che registrano un picco di vendite in una determinata stagione?
È molto più conveniente per i negozianti che hanno a disposizione uno spazio commerciale non troppo grande (al di sotto dei 250 mq) utilizzarlo al meglio alternando di mese in mese, se non addirittura di settimana in settimana, gli articoli più disparati e più in voga a seconda del momento. Questa è appunto la filosofia dei negozi a tempo: promuovere e pubblicizzare, alternando le borse al caffè, gli elettrodomestici ai profumi, i libri ai cioccolatini, ecc.

Se la convenienza è evidente per i negozianti, lo è però molto meno per i consumatori che rischiano di perdere o comunque di vedere notevolmente ridotti i loro diritti e le garanzie previste dalla legge. Continua a leggere



Autovelox sì, ma non dappertutto

Gli autovelox sono dispositivi tecnici di controllo del traffico finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni dei limiti di velocità stabiliti in base all’art. 142 del codice della strada.
L’obiettivo principale del loro impiego dovrebbe sempre essere quello di garantire la sicurezza stradale.
Molti automobilisti, però, li considerano strumenti posizionati abilmente dai comuni in punti strategici per fare cassa e percepiscono le relative contravvenzioni come particolarmente ingiuste.
Ciò anche alla luce dei recenti  “scandali” che hanno interessato numerosi comuni e loro funzionari indagati per aver utilizzato apparecchiature irregolari, perchè non omologate o, ancor peggio, tarate “ad arte” in modo da registrare una velocità superiore a quella reale.

In realtà, la legge consente agli organi di polizia di servirsi di questi strumenti tecnici per rilevare la velocità delle auto in corsa. Tuttavia, se la regola generale è quella della contestazione immediata da parte dell’agente in divisa, ad essa è possibile derogare soltanto quando vi è una valida giustificazione, ovvero quando la strada sia talmente trafficata da rendere eccessivamente difficoltoso e pericoloso per la circolazione fermare le auto che procedono ad alta velocità. Continua a leggere



Calendari del cittadino per tutti

Ultime battute del progetto “Calendario del cittadino”, il calendario 2011 nato dalla collaborazione tra La Casa del Consumatore e la Provincia di Milano, un omaggio alla provincia, alle sue immagini e ai suoi cittadini, ricco ogni mese di consigli dell’associazione e informazioni sul territorio.
Un’idea nuova, rispettosa dell’ambiente (i calendari sono realizzati con carta riciclata nel rispetto degli standard Ecoprint), utile e gratuita per il cittadino.

Dopo aver consegnato migliaia di calendari nel mese di gennaio, La Casa del Consumatore e la Provincia di Milano invitano quanti non l’avessero ancora ricevuto, ad approfittare della presenza del camper/ufficio mobile della Casa del Consumatore nelle seguenti date:

Continua a leggere



Sacchetti di plastica quali alternative?

Il secondo decennio del duemila si è aperto con una buona notizia per l’ambiente. Dall’1 gennaio nel nostro paese è vietata la commercializzazione di sacchetti non biodegradabili per l’asporto delle merci.
Davvero non circoleranno più i sacchetti di plastica? E quali sono le alternative? Continua a leggere



Ecoprint: le prime tipografie ecologiche

Da un anno a questa parte anche il settore dell’editoria si sta avvicinando alle problematiche ambientali. In Italia sono già operative le prime tipografie a impatto zero, o quasi, che hanno sposato la causa dell’ecosostenibilità.

Si tratta di stamperie e studi grafici che hanno scelto di: Continua a leggere