Costa Concordia: 14 mila euro di risarcimento a passeggero

Si è tenuto ieri, presso la sede di ASTOI Confindustria Viaggi, il tavolo di confronto tra la Costa Crociere e le Associazioni dei Consumatori aderenti al CNCU, come la Casa del Consumatore.
Obiettivo dell’incontro: trovare soluzioni conciliative soddisfacenti per i passeggeri coinvolti nella vicenda, evitando le lungaggini e gli aggravi di spese conseguenti all’instaurazione di un giudizio.

In base all’accordo raggiunto, Costa Crociere si impegna a corrispondere a ciascun passeggero, indipendentemente dall’età (quindi anche i bambini non paganti):
un importo forfettario di 11.000 euro a titolo di risarcimento di tutti i danni patrimoniali, fisici e morali subiti (inclusi quelli da perdita del bagaglio e degli effetti personali, da disagio psicologico, da vacanza rovinata);
il rimborso integrale del valore della crociera, comprese le tasse portuali;
il rimborso dei transfer aerei e bus inclusi nella crociera;
il rimborso totale delle spese di viaggio sostenute per il rientro;
il rimborso di eventuali spese mediche sostenute;
il rimborso delle spese sostenute durante la crociera.
Per un totale di circa 14.000 euro a persona che verranno accreditati entro 7 giorni dall’accettazione della proposta da parte di ciascuno. Continua a leggere



Costituito il Comitato di tutela dei passeggeri della Costa Concordia

La Casa del Consumatore e il blog del consumatore esprimono solidarietà ai feriti e cordoglio ai familiari delle vittime della terribile sciagura del mare che ha coinvolto i passeggeri e i marittimi della Costa Concordia.
La Casa del Consumatore informa tutte le vittime e i danneggiati che è stato costituito a Genova il Comitato di tutela dei passeggeri per assisterli e tutelare i loro diritti.
Nei prossimi giorni il Comitato incontrerà i vertici di Costa Crociere per comprendere come la compagnia di navigazione intenda far fronte alla situazione.
Si ricorda sin da ora che, in base alla normativa vigente, i passeggeri della Concordia possono chiedere il risarcimento di tutti i danni subiti ed in particolare:

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Gioco d’azzardo: allarme dipendenza

 

Introdotta e applicata con l’inizio del nuovo anno, è stata subito battezzata come “tassa sulla fortuna” la detrazione del 6% sulle vincite superiori a 500 euro alle lotterie istantanee (es. Gratta e vinci), al Superenalotto (e giochi collegati, es. Superstar) e alle videolotterie.
Nonostante l’incasso stimato di un miliardo di euro, secondo l’AAMS la nuova tassa non modificherà la domanda di gioco.

Ma quanto è ampia la domanda di gioco in Italia? Quali sono state le abitudini dei giocatori d’azzardo italiani nell’anno appena passato?
Lo svela una ricerca nazionale svolta dall’Associazione “Centro Sociale Papa Giovanni XXIII”, coordinata dal CONAGGA (Coordinamento Nazionale Gruppi per Giocatori d’Azzardo), in collaborazione con il CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza).

Ecco i dati più significativi. Continua a leggere



Etichette alimentari incomprensibili? L’Ue dice basta!

Tutti conoscono l’importanza dei valori nutrizionali e degli ingredienti contenuti nei prodotti alimentari, specialmente nei cibi confezionati e industriali, ma quanti ne riescono a comprendere il significato per una scelta davvero consapevole? Quanti sono soddisfatti delle informazioni e delle spiegazioni che trovano sulle etichette? Solo un italiano su due!
Tanti, invece, ritengono che le indicazioni non siamo sempre veritiere e che la loro finalità sia più pubblicitaria che di informazione del consumatore.
Alle volte, poi, i caratteri delle diciture sono talmente piccoli che non bastano gli occhiali, ci vorrebbe la lente di ingrandimento.

Fortunatamente le diciture incomprensibili hanno i giorni (o i mesi) contati: il 22 novembre scorso è stato pubblicato il Regolamento europeo sulle etichette alimentari che introduce nuove regole all’insegna della tutela della salute e degli interessi in generale dei consumatori.

Obiettivi della nuova normativa comunitaria sono: informazione, trasparenza, chiarezza, tracciabilità e non ingannevolezza.
Ecco alcune delle principali novità: Continua a leggere



Occhio agli additivi negli alimenti e bevande


Gli additivi  servono per rendere più appetibile il prodotto da vari punti di vista, ma non sempre sono utili per la nostra salute: alcuni possono essere infatti nocivi, soprattutto se assunti in grandi quantità (magari perchè presenti in molti cibi consumati in un giorno), altri sono innocui, ma tutti sono piuttosto inutili dal punto di vista nutrizionale.

Spesso gli additivi vengono indicati in etichetta con un numero a tre cifre preceduto dalla lettera E (indicativa del fatto che sono consentiti nei Paesi dell’UE). Altre volte, invece, viene scritto per esteso il loro “nome scientifico”, che li “camuffa” meglio tra i vari ingredienti.
Facciamo qualche esempio…

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Servizi sanitari e customer satisfaction

Nel quadro delle iniziative di miglioramento della sanità pubblica e privata assumono particolare rilevanza i sondaggi (es. questionari cartacei, online o telefonici) per verificare la customer satisfaction degli assistiti, cioè per verificare come viene percepita dagli utenti la qualità dei servizi sanitari offerti.
La partecipazione ai sondaggi è facoltativa, tuttavia è necessaria la collaborazione e disponibilità di tutti i pazienti interpellati per raggiungere lo scopo di migliorare e modellare i servizi sui loro bisogni e aspettative.

Le rilevazioni dovrebbero riguardare esclusivamente i fattori qualitativi dei servizi sanitari, in particolare gli aspetti relativi ai tempi del servizio, alla semplicità delle procedure, alle informazioni ricevute sul trattamento sanitario erogato, all’orientamento e all’accoglienza, al comfort della struttura, alle relazioni sociali e umane.

Tuttavia, può capitare che i questionari contengano alcune domande volte ad acquisire informazioni indicatrici di particolari condizioni di salute dell’interessato, come la denominazione del reparto, il tipo di prestazione fruita (es. ricovero, intervento chirurgico, esami diagnostici, vaccinazione) oppure la specialità medica cui afferisce la prestazione (es. cardiologia, neurologia, ginecologia, ostetricia, ecc.) o ancora l’eventuale fornitura di particolari ausili (es. protesi, cateteri, plantari, ecc.). Si tratta di informazioni rivelatrici dello stato di salute degli utenti che costituiscono veri e propri dati sensibili meritevoli di particolare protezione e tutela, il cui trattamento è consentito soltanto se strettamente indispensabile al conseguimento degli obiettivi dell’indagine.

A tal proposito il Garante della Privacy ha predisposto apposite Linee guida (pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 120 del 25 maggio 2011) cui devono attenersi tutti gli organismi sanitari che svolgono indagini sulla customer satisfacion.
Eccone alcune. Continua a leggere