Sciatori e snowboarder ben equipaggiati

Nonostante la neve si sia fatta attendere più del solito, anche quest’anno è arrivato il periodo delle settimane bianche.
Tra sciatori e snowboarder, in Italia, sono circa 3 milioni e mezzo gli appassionati di sport sulla neve. E non c’è da stupirsi, se si considera che il nostro paese ha una superficie montuosa molto estesa (circa il 50% del territorio).
Ma proprio nei periodi in cui le piste sono affollate, non è così raro che avvengano scontri tra sciatori.
Considerando, poi, che alla maggior parte degli incidenti conseguono distorsioni (circa il 33% dei casi), seguite da fratture, lussazioni e ferite, è evidente che l’attrezzatura protettiva assume una certa importanza.
Meglio, quindi, optare per un equipaggiamento sicuro e a norma. Ecco un po’ di regole utili.

Nonostante la legge preveda l’obbligo del casco soltanto per i minori di 14 anni, sarebbe opportuno un po’ per tutti indossarlo. Ve ne sono di due tipi: quelli di classe A, più adatti a chi scia a livello agonistico, garantiscono la massima sicurezza ma sono meno confortevoli; quelli di classe B, sono più pratici e comunque sicuri ma riparano meno (es. restano escluse le orecchie).

Le caratteristiche del casco da neve sono stabilite dalla norma tecnica UNI EN 1077, e sono le seguenti:
– deve sopportare gli urti e resistere alla penetrazione di oggetti appuntiti;
– non deve sfilarsi con l’urto;
– deve consentire un campo visivo di almeno 210° in orizzontale e 70° in verticale;
 -deve essere realizzato con materiali anallergici;
– il meccanismo di apertura deve essere marcato in rosso o arancio;
– il sottogola deve essere largo almeno 1,5 cm e non deve avere la mentoniera.
Inoltre, ogni casco deve essere siglato col marchio CE e deve indicare taglia, classe (A o B), peso,  nome del fabbricante, anno e trimestre di fabbricazione.

Oltre al casco, tutte le attrezzature da neve sono regolate da apposite norme tecniche che stabiliscono i requisiti di sicurezza e di qualità. Vediamone alcune.

UNI EN 174: la maschera da sci (occhialoni) deve proteggere gli occhi e, nello stesso tempo, permettere allo sciatore la massima ampiezza possibile del campo visivo. Pertanto, deve essere: resistente all’urto, priva di bordi o finiture taglienti, impenetrabile all’acqua e alla neve, di materiale morbido, flessibile, anallergico e atossico. Inoltre, per non appannarsi, deve consentire il necessario ricambio d’aria.

ISO 5355: gli scarponi devono adattarsi perfettamente agli attacchi, ma soprattutto devono potersi sfilare facilmente in caso di caduta con torsione della gamba. Per questo la norma tecnica stabilisce le specifiche caratteristiche di ogni singola parta, dalla punta al tacco, compreso il grado di “rugosità” che deve avere la suola.

ISO7331: le racchette da sci devono garantire sicurezza e resistenza negli urti e nelle cadute. Infatti, in questi casi, il laccetto deve potersi sfilare facilmente e l’impugnatura ergonomica non deve causare traumi alle mani.

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