Finti sconti? Segnalali su ShoppingVerify!

origshutterstock_192063263 copiaUna settimana fa è stato presentato alla Conferenza Europea sull’E-commerce a Bruxelles www.shoppingverify.com, il sito di commenti e recensioni dei consumatori sui siti di e-commerce realizzato dalla Casa del Consumatore.

Una sola settimana ed è già arrivata la prima denuncia all’Antitrust contro un venditore di tappeti furbetto che fingeva sconti inesistenti.

La segnalazione ci è giunta da un’attenta compratrice online, che ha notato un comportamento sospetto da parte di un sito di e-commerce.

Il venditore infatti aveva messo in vendita alcuni tappeti ad un certo prezzo e li aveva poi tolti dal proprio sito per venderli su un noto sito di vendite private allo stesso prezzo, ma facendo finta che quel prezzo fosse scontato del 40%. Continua a leggere



Hai comprato online? Lascia il tuo commento su shoppingverify.com

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Bruxelles, 18 novembre 2014. Presentato stamani alla Conferenza Europea sull’E-commerce, da oggi è online ShoppingVerify, il sito realizzato da Casa del Consumatore e dedicato a commenti e recensioni sugli e-commerce italiani, europei e del resto del mondo.
Hai comprato online? Vai su www.shoppingverify.com e lascia la tua recensione sul sito di e-commerce! Potrai votare il rapporto qualità-prezzo, l’affidabilità del venditore e la facilità di utilizzo del sito. In questo modo chi deciderà di comprare online, potrà prima leggere la tua recensione sul venditore.

Allo stesso modo, se vuoi comprare su Internet, verifica prima l’affidabilità del sito: su ShoppingVerify puoi vedere le recensioni anche degli utenti stranieri (tradotti nella tua lingua). Continua a leggere



Apple: in attesa dell’iphone 6 controlliamo il nostro vecchio iphone

iphone4sSono passate poche ore dalla presentazione del tanto atteso e vociferato nuovo iphone 6.
Nel frattempo l’azienda si cura però anche dei problemi che possono riguardare vecchie serie del telefonino o di altri prodotti distribuiti negli anni passati.
Il servizio, non molto noto, si chiama “Programmi di sostituzione ed estensione della copertura per la riparazione” e lo si può consultare dal sito Apple, nella sezione Supporto. Vediamo di che si tratta. Continua a leggere



Lo smartphone compie vent’anni. Quanto ha cambiato la nostra vita?

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In principio pesava mezzo chilo, aveva lo schermo monocromatico a cristalli liquidi e costava 900 dollari: si chiamava Simon personal comunicator e fu commercializzato vent’anni fa negli Stati Uniti da IBM.
Questo viene indicato come il primo smartphone della storia e da allora di acqua ne è passata sotto i ponti.

Negli anni a seguire la storia dei telefonini intelligenti fu segnata dapprima dal Blackberry, il primo telefono business che consentiva l’invio e ricezione di mail e l’accesso ad internet, e quindi dall’iphone, probabilmente il primo smartphone di accesso ed uso universale. Continua a leggere



Cookies a fini pubblicitari: no senza il consenso dell’utente

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Stop ai cookies a fini commerciali e di marketing: un provvedimento del Garante della Privacy ha stabilito l’obbligo del consenso informato degli utenti che visitano le pagine web.

Già, ma cosa sono questi “cookies”?
I cookies sono file di piccole dimensioni che contengono informazioni relative ad un utente in relazione ad un server, per cui l’utente, ogni volta che accede ad un sito, viene “registrato” e le informazioni a lui relative memorizzate, per poi essere ritrasmesse agli stessi siti alla visita successiva.
Sono usati per eseguire autenticazioni informatiche e memorizzazione di informazioni sui siti specifiche riguardanti gli utenti che accedono al server, come, ad esempio, i siti preferiti o, in caso di acquisti via internet, il contenuto dei “carrelli della spesa”. Continua a leggere



Google: ora si può chiedere la cancellazione delle informazioni personali

D’ora in poi sarà molto più facile difendere la propria reputazione sul web: una rivoluzionaria sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha infatti stabilito, il 13 maggio scorso, il diritto dei cittadini europei di rivolgersi a Google per ottenere la rimozione dei propri contenuti personali dall’elenco dei risultati del motore di ricerca più famoso nel mondo.

Questa storica e decisiva sentenza, a cui i tribunali di tutto il mondo si dovranno attenere d’ora in avanti, è stata sorprendente anche per il fatto che fino ad oggi Google aveva “bypassato” le richieste degli utenti, senza essere ritenuta responsabile dei contenuti presenti in rete.

Da questo momento, invece, Google dovrà rispettare la decisione della Corte ed ha, infatti, predisposto da qualche giorno un modulo online che permette all’utente, allegando copia di un documento di identità valido, di inviare una richiesta (motivata) per vedere cancellate le informazioni personali che violino la privacy o che siano ritenute “inadeguate”, “irrilevanti” od “obsolete”. Continua a leggere



Servizi non richiesti su internet: come disattivarli

Capita spesso che mentre si gioca con il telefono, si consulta una app o, in generale, si naviga su internet, si sfiorino inavvertitamente pubblicità on line che attivano servizi non richiesti.
Questa pratica commerciale scorretta è stata anche oggetto di un servizio delle Iene della scorsa settimana che ha mostrato come molti si siano accorti del problema solo una volta ricevuta la bolletta, notando addebiti strani per servizi di cui si ignorava l’esistenza.
È una cosa che, purtroppo, capita molto di frequente e che sfrutta il fatto che la navigazione ormai avviene prevalentemente attraverso smartphone e tablet, dotati di touch-screen, per cui è più facile cliccare su banner pubblicitari e attivare così servizi “nascosti”.

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