A partire dal 1998 e progressivamente fino al 2003, in Italia è stato introdotto l’obbligo di apporre su diverse categorie di elettrodomestici l’etichetta energetica, in recepimento di direttive comunitarie.
Gli elettrodomestici interessati sono: frigoriferi lavatrici, essiccatori e combinazioni dei due lavastoviglie, forni, scalda acqua, lampade per uso domestico, condizionatori d’aria.
L’etichetta energetica, che viene rappresentata nella figura dell’articolo, è suddivisa in vari settori:
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Luce e gas: bollette più chiare
La bolletta non è un semplice “documento di fatturazione” che l’azienda fornitrice trasmette periodicamente al cliente per fatturare i corrispettivi dei servizi forniti. La bolletta costituisce il “fondamentale canale di comunicazione tra clienti e aziende fornitrici” ed il principale strumento che il consumatore ha a disposizione per verificare la corretta applicazione da parte del fornitore delle condizioni contrattuali ed economiche sottoscritte con il contratto di fornitura.
Inoltre, in un mercato liberalizzato per gas ed energia elettrica, rispettivamente nel 2003 e nel 2007, la bolletta permette un confronto con le condizioni offerte dagli altri venditori al fine di valutarne la maggiore o minore convenienza dei prezzi applicati.
Ma la trasparenza delle fatturazioni e la confrontabilità delle offerte sono sempre assicurate? Spesso capita che le bollette risultino poco comprensibili nel dettaglio e ci si rassegna a pagare l’importo totale scritto in grassetto e ben evidente, rinunciando a verificare se tutte le voci che lo compongono siano state addebitate correttamente.
Proprio per ovviare a questa carenza di comprensibilità e leggibilità delle bollette, specie in un mercato libero con la tendenza sempre più diffusa a sottoscrivere offerte c.d. “dual fuel” (cioè contratti di fornitura congiunta di energia elettrica e gas con consumi fatturati in un’unica bolletta), l’Autorità garante per l’energia elettrica e il gas è intervenuta con una Direttiva approvata lo scorso dicembre “per l’armonizzazione e la trasparenza dei documenti di fatturazione dei consumi di elettricità e/o di gas distribuito a mezzo di reti urbane”.
Gli obiettivi specifici sono tre:
a) semplificare la lettura dei documenti di fatturazione relativi alle forniture di gas e di elettricità;
b) migliorare la confrontabilità delle offerte;
c) armonizzare la struttura ed i contenuti dei documenti di fatturazione.
Forniture elettriche: difesa dagli abusi
Un contratto di qualsiasi tipo concluso con tecniche di comunicazione a distanza è regolato nei suoi principi generali dal Codice del consumo, che prevede la possibilità di esercitare il diritto di recesso entro dieci giorni lavorativi dalla conclusione del contratto.
Il contratto di fornitura elettrica è regolato nello specifico dal Codice di condotta commerciale per la vendita di energia elettrica ai clienti finali. Il Codice prevede che il venditore è tenuto ad inviare al cliente entro dieci giorni dalla conclusione del contratto (avvenuto con tecniche di comunicazione a distanza, ad esempio telefonicamente) copia integrale del contratto, una scheda riepilogativa dei corrispettivi, una nota informativa relativa al codice di condotta commerciale contenente tutti i riferimenti ed elementi identificativi dell’esercente e dell’incaricato che ha proposto e concluso il contratto.
Tutto ciò nella “normalità” dei casi. Ma che fare se, dopo una semplice telefonata di pubblicità commerciale, vi siete ritrovati serviti da un nuovo fornitore elettrico senza averlo richiesto?
Il Consiglio di Stato bacchetta l’AEEG
Il Consiglio di Stato ha dato di nuovo ragione alla Casa del Consumatore, confermando la decisione del Tar Lombardia di annullare la delibera n. 109/08 con cui l’Autorità per l’Energia elettrica ed il gas (AEEG) aveva aumentato i “prezzi minimi garantiti” per i produttori di energia elettrica da impianti cd. mini-idro, caricando il relativo aggravio di costi sulle bollette degli italiani. Continua a leggere
Lettera di Sorgenia agli utenti del blog
Riceviamo da Sorgenia e volentieri pubblichiamo:
Gentili utenti
sono dispiaciuto nel leggere i commenti pubblicati in questo blog. Sorgenia è da sempre molto attenta ai bisogni dei propri clienti e, a dimostrazione della trasparenza dell’azienda e del rispetto che nutriamo nei confronti delle persone, vorrei approfittare di questo spazio per aprire un dialogo diretto con gli utenti web, facendomi promotore per la risoluzione tempestiva ogni questione sollevata. Ricordo nuovamente il mio indirizzo mail m.milita@sorgenia.it, contatto diretto che va ad aggiungersi ai canali ufficiali servizioclienti@sorgenia.it e Num. Verde gratuito 800 294 333. Continua a leggere
Chi paga per le ore da incubo sui treni?
Da alcuni giorni prendere il treno è diventato, più del solito, un incubo.
Anche ieri mattina, pur in assenza di precipitazioni di neve e di pioggia, centinaia di treni sino giunti a destinazione con gravissimi ritardi, arrecando disagi e stress ai malcapitati viaggiatori.
Nel pomeriggio, al cadere dei primi fiocchi di neve, la situazione è degenerata, con affollamenti sulle banchine delle stazioni, treni trasformati in carri bestiame e svenimenti a bordo. Non si può contare il numero di treni soppressi, fermi per ore nelle stazioni e in ritardo abissale.
In Germania nevica sempre ma i treni arrivano in orario.
In Italia le stesse condizioni mettono in ginocchio la rete ferroviaria nazionale.
È tutta colpa del maltempo o magari Trenitalia avrebbe potuto evitare questa situazione? Perché i Frecciarossa hanno contenuto i ritardi su tratte da centinaia di chilometri mentre tanti treni dei pendolari sono stati abbandonati a se stessi?
SMS fasulli
Il fenomeno delle truffe attraverso sms che invitano a chiamare un numero a tariffazione speciale risale almeno a due anni fa. A molti infatti è capitato di ricevere messaggi del tipo: “La tua segreteria: ci sono messaggi urgenti per te, chiama da fisso il numero 8-99-55-..-.. e segui le istruzioni gratuite”. Il prefisso 899, seppure camuffato, indica numerazioni speciali a tariffazione esagerata: anche 15 euro a telefonata. Continua a leggere