Acquisti hi-tech, ma “green”

I prodotti hi-tech sono nel mirino di molti consumatori italiani che non possono ormai più rinunciare alla tecnologia e puntano a fare “affari hi-tech” acquistando console e accessori Wii o Xbox, smartphone, iPad e iPhone.

La tecnologia, però, costa non soltanto in termini monetari (teniamo presente che il potere di acquisto delle famiglie continua a ridursi di giorno in giorno) ma anche dal punto di vista ecologico e ambientale.
È proprio per questo motivo che il prezzo non dovrebbe costituire l’unico criterio per la scelta del prodotto tecnologico migliore. Sarebbe meglio acquistare articoli fabbricati dalle aziende di elettronica più rispettose dell’ambiente. Continua a leggere



Class action per neve e disservizi

 

Un fine settimana infernale quello appena trascorso dai cittadini italiani a causa dei  disservizi causati dalle più grandi  società di  trasporto pubblico in seguito all’ondata di  mal tempo che ha investito  il nostro  paese.  Si continua a parlare di  “vittime del maltempo” quando la verità è che le società di trasporto non erano attrezzate a sostenere una situazione che nella prassi non dovrebbe arrecare danni di tale entità agli utenti delle strade e delle ferrovie. Continua a leggere



Ferrovie: concorrenza e Authority ad hoc

Cosa non va nel settore del trasporto ferroviario di passeggeri e merci?
Sta cercando di capirlo la Commissione Trasporti della Camera con un’indagine conoscitiva nell’ambito della quale si è svolta lo scorso 27 ottobre l’audizione di Antonio Catricalà, presidente dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato. Continua a leggere



Bollette luce: sanzioni a 5 società

Lo abbiamo già anticipato qualche mese fa: da gennaio 2011 le bollette di luce e gas dovranno essere più chiare e semplici da leggere e da capire. Lo ha stabilito l’Autorità garante per l’energia elettrica e il gas con la sua delibera n. 202/09.

Ma per quanto riguarda i consumi di elettricità, già da qualche anno (delibere n. 152/06 e n. 272/07) a carico degli esercenti sussistono specifici obblighi di trasparenza e comprensibilità delle fatture.
Le direttive dell’Autorità sono chiare: obbligo di riportare un quadro sintetico ed un quadro di dettaglio dei corrispettivi, entrambi redatti in maniera conforme agli schemi predisposti dall’Autorità stessa, nonché obbligo di riportare vicino al marchio identificativo dell’impresa (o del gruppo societario di appartenenza) l’indicazione del tipo di servizio (maggior tutela oppure mercato libero) fornito al cliente finale destinatario della bolletta.

Tuttavia, nell’ambito dell’attività di monitoraggio e controllo dell’effettivo rispetto da parte degli esercenti di tali disposizioni, dall’esame dei vari documenti di fatturazione sono emerse scorrettezze da parte di alcune società. Continua a leggere



Internet mobile: stop a bollette folli

Maggiore trasparenza nell’offerta dei servizi dati in mobilità e mezzi più efficaci per il controllo della relativa spesa attraverso l’introduzione di sistemi di allerta e tetti mensili di spesa.
Insomma, niente più bollette esagerate con tariffazioni eccessive e cifre a tre zeri senza preavviso (c.d. bill shock) per chi naviga con internet key o tramite telefonino.
È questo l’obiettivo che l’Autorità garante per le comunicazioni ha voluto raggiungere con la sua delibera n. 326 del 1° luglio scorso. Continua a leggere



Le verità sull’iPhone 4

Ecco per voi un’intervista per comprendere meglio la problematica realtà dell’iPhone 4 e abbiamo consultato un esperto per fare un quadro generale sulla tecnologia impiegata all’interno dei cellulari. Il nostro obiettivo è aiutarvi nella scelta e acquisto di un cellulare attraverso semplici consigli, abbiamo cercato inoltre di darvi uno specchio informativo assente dalla parzialità con cui la notizia è stata trattata da molteplici testate editoriali. Continua a leggere



Allarme tariffe telefoniche


L’AGCOM (l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) ha reso noto di aver autorizzato Telecom ad aumentare i canoni di unbundling, ovvero l’importo che i concorrenti le devono pagare per collegare i propri clienti alla rete telefonica.

Si tratta di aumenti di circa il 14% che le compagnie telefoniche sicuramente ribalteranno sui consumatori, e che nel 2009 hanno comportato un aumento del canone di abbonamento Telecom (da 14,60 a 16,10 euro al mese).
Il costo dell’unbundling oggi è di 8,49 al mese (sino a 2 anni fa era 7,50 euro circa), per effetto dell’aumento arriverà ad essere 9,48 euro/mese.

Ora la palla passa alla Commissione Europea, che deve pronunciarsi sull’aumento.
Noi ci auguriamo che il parere sia negativo, perché: Continua a leggere