Sono state introdotte due anni fa con l’obiettivo di cambiare le abitudini dei consumatori dietro la promessa di un maggior risparmio, ma oggi le tariffe biorarie si sono rivelate una grande delusione. La convenienza, infatti, è minima e in certi casi addirittura nulla. A quanto pare la colpa è delle energie rinnovabili. Vediamo il perchè… Continua a leggere
Archivio mensile:Aprile 2012
Vincere contro la finanziaria scorretta con pochi euro
Avete aperto un finanziamento per acquistare un bene (divano, automobile, viaggio, elettrodomestici, …) o un servizio (corso di lingua, corso professionale, spese di dentista, …): di solito il bene vi viene regolarmente consegnato senza difetti ed il servizio vi soddisfa.
Ma se così non fosse? Se vi promettono da mesi la consegna del divano ma il divano non arriva mai o la scuola di inglese non funziona, che fare?
Dovete restare schiavi del pagamento delle rate o potete interrompere il finanziamento ed anzi riavere indietro quanto già pagato? Continua a leggere
Farmaci equivalenti: informare il paziente è diventato un obbligo
I medicinali equivalenti sono in commercio ormai da diversi anni. Ma soltanto dal 25 marzo di quest’anno è stato introdotto per legge l’obbligo di informare della loro esistenza tutti i pazienti. Oggi, infatti, il medico che prescrive un farmaco deve indicare al proprio paziente se ne esistono in commercio anche di equivalenti.
Quando, poi, non è espressamente specificata nella ricetta medica la non sostituibilià della medicina prescritta, il farmacista ha l’obbligo di informare il paziente/cliente dell’eventuale esistenza e disponibilità di medicinali equivalenti di prezzo inferiore. In questo modo, il cliente potrà decidere se acquistare il farmaco prescritto dal medico o il suo equivalente. Ma cos’è e quali caratteristiche deve avere un farmaco equivalente?
Teleselling e internet: fallisce il registro delle opposizioni
A distanza di 16 anni circa dall’istituzione dell’Autorità Garante della Privacy e di 9 anni dall’introduzione del Codice della Privacy, in Italia la protezione della riservatezza è davvero assicurata?
Forse non del tutto.
Anche se la cultura della protezione dei dati personali si sta radicando pure nel nostro Paese ed è maggiore la consapevolezza del diritto alla privacy come un diritto fondamentale e garantito a livello costituzionale, l’evoluzione tecnologica costringe ad affrontare sempre nuove sfide e problematiche.
A pochi giorni dalla nomina dei nuovi membri dell’Autorità Garante della Privacy, vediamo quali sono i problemi risolti e le questioni ancora aperte, tenendo conto del bilancio tracciato del Presidente in carica, Francesco Pizzetti.
Due problematiche, di cui abbiamo già parlato nel precedente articolo e che necessiterebbero di una disciplina più adeguata riguardano le intercettazioni, da un lato, e i sistemi invasivi di lotta all’evasione fiscale, dall’altro; ma sono tanti i settori interessati dal problema privacy. Per esempio le telefonate commerciali indesiderate e il fallimento del registro delle opposizioni… Continua a leggere
Dalle intercettazioni al redditometro: ma la privacy è garantita?
Sembra essere una specificità tutta italiana la necessità di raccogliere dati personali per finalità di giustizia, di lotta all’evasione fiscale, di sicurezza e di prevenzione.
In tema di intercettazioni le problematiche legate alla privacy sono due:
– la necessità che il legislatore intervenga a chiarire in quali casi e per quali tipi di indagini possono essere acquisiti i dati del traffico telefonico;
– la necessità di garantire un giusto equilibrio tra la libertà di stampa e il diritto alla riservatezza di chi si trova coinvolto in spiacevoli e spesso drammatici episodi di cronaca nera e vicende giudiziarie.
Purtroppo, i dati raccolti tramite le intercettazioni e le indagini giudiziarie in generale trapelano piuttosto facilmente, approdando prima nelle trasmissioni televisive che nelle cancellerie dei tribunali. Continua a leggere
Finalmente oscurato il sito italia-programmi.net!
Ormai da mesi perseguitati dal sito italia-programmi.net, forse finalmente migliaia di italiani possono tornare alla serenità senza essere disturbati dai signori del famigerato sito truffa.
E’ infatti di poche ore fa la notizia dell’oscuramento del sito, dopo migliaia di denunce, l’intervento dell’Antitrust (quando ancora era presieduta dal Ministro Catricalà), della guardia di finaniza, della polizia postale e di varie procure italiane.
Ma chi dobbiamo ringraziare per questo bel risultato? Continua a leggere