Video e foto a scuola: come tutelare alunni e insegnanti

Professori filmanti mentre fanno lezione, studenti fotografati a loro insaputa nei bagni della scuola… Sono molte le violazioni della privacy che quotidianamente si possono verificare in ambito scolastico. Ma c’è un limite a tutto questo?

Un tempo cellulari e tablet non esistevano e non c’era nemmeno il rischio di essere filmati e fotografati tra i banchi di scuola. Oggi la stragrande maggioranza degli studenti è munita di telefonino e cresce sempre di più il numero di chi si porta a scuola il tablet: strumenti tecnologici molto utili, ma che un risvolto negativo ce l’hanno.. A scuola, infatti, il rischio che corrono un po’ tutti (docenti, alunni, bidelli, ecc.) è quello di essere lesi nella privacy e nel proprio il diritto a veder tutelata la propria immagine e la propria dignità.
Inoltre, può “aggravare” la situazione la possibilità di condivisione all’interno di social network ad alta frequentazione.

Alla ripresa delle lezioni dopo le vacanze di Natale, vediamo quali sono le raccomandazioni del Garante della Privacy, tenendo, però, presente che spetta ai singoli istituti stabilire regole precise e, soprattutto, farle rispettare. Continua a leggere

Garante della Privacy: un sito internet tutto nuovo

È online da ieri il nuovo sito dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali.
Una veste grafica completamente rinnovata, decisamente più colorata e, soprattutto, ispirata a criteri di velocità, semplicità e trasparenza. Il tutto per rendere i contenuti più chiari e fruibili per tutti gli utenti della rete.

Dal Codice della privacy, alla modulistica per fare segnalazioni, dai provvedimenti suddivisi per materia in una “nuvola di parole-chiave” alle recenti attività dell’Autorità, è tutto facilmente accessibile già dalla home page.
Inoltre, grazie ad un motore di ricerca semantico è possibile effettuare ricerche, semplici o avanzate, molto mirate e trovare con facilità ciò che si sta cercando.

A chi vuole conoscere le regole base della tutela della privacy la schermata iniziale offre la possibilità di cliccare due percorsi tematici: “diritti e prevenzione” e “doveri e responsabilità”. Continua a leggere

Teleselling e internet: fallisce il registro delle opposizioni

A distanza di 16 anni circa dall’istituzione dell’Autorità Garante della Privacy e di 9 anni dall’introduzione del Codice della Privacy, in Italia la protezione della riservatezza è davvero assicurata?

Forse non del tutto.
Anche se la cultura della protezione dei dati personali si sta radicando pure nel nostro Paese ed è maggiore la consapevolezza del diritto alla privacy come un diritto fondamentale e garantito a livello costituzionale, l’evoluzione tecnologica costringe ad affrontare sempre nuove sfide e problematiche.

A pochi giorni dalla nomina dei nuovi membri dell’Autorità Garante della Privacy, vediamo quali sono i problemi risolti e le questioni ancora aperte, tenendo conto del bilancio tracciato del Presidente in carica, Francesco Pizzetti.

Due problematiche, di cui abbiamo già parlato nel precedente articolo e che necessiterebbero di una disciplina più adeguata riguardano le intercettazioni, da un lato, e i sistemi invasivi di lotta all’evasione fiscale, dall’altro; ma sono tanti i settori interessati dal problema privacy. Per esempio le telefonate commerciali indesiderate e il fallimento del registro delle opposizioni… Continua a leggere

Dalle intercettazioni al redditometro: ma la privacy è garantita?

Sembra essere una specificità tutta italiana la necessità di raccogliere dati personali per finalità di giustizia, di lotta all’evasione fiscale, di sicurezza e di prevenzione.

In tema di intercettazioni le problematiche legate alla privacy sono due:
– la necessità che il legislatore intervenga a chiarire in quali casi e per quali tipi di indagini possono essere acquisiti i dati del traffico telefonico;
– la necessità di garantire un giusto equilibrio tra la libertà di stampa e il diritto alla riservatezza di chi si trova coinvolto in spiacevoli e spesso drammatici episodi di cronaca nera e vicende giudiziarie.
Purtroppo, i dati raccolti tramite le intercettazioni e le indagini giudiziarie in generale trapelano piuttosto facilmente, approdando prima nelle trasmissioni televisive che nelle cancellerie dei tribunali. Continua a leggere

La privacy dei pazienti

I dati sensibili sulla salute delle persone sono meritevoli di particolare protezione e tutela.

Per questo motivo il Garante della Privacy, schierato dalla parte del paziente, ha predisposto un vedemecum per tutti coloro che ricevono cure mediche e prestazioni sanitarie o che, comunque, entrano in contatto con gli operatori del settore, compresi i farmacisti.

L’opuscolo “Dalla parte del paziente. Privacy: le domande più frequenti” contiene, infatti,  indicazioni ed informazioni utili sulla tutela della riservatezza e della dignità dei pazienti, ed è scaricabile in formato pdf direttamente dal sito dell’Autorità Garante.

Sette capitoletti scritti in modo semplice e chiaro, seguiti da un piccolo glossario che chiarisce il significato di alcuni termini utilizzati (es. dato sensibile, fascicolo sanitario elettronico, ecc.).

Ecco alcune delle regole contenute nell’opuscolo. Continua a leggere

Riservatezza: diritto e dovere del blogger

Nell’era di internet il blog è uno dei principali strumenti per esercitare la libertà di espressione sancita a livello costituzionale.
Inutile dirlo, si tratta di un diario online su cui il blogger pubblica pensieri, opinioni, riflessioni, considerazioni, ma anche foto, video e altri strumenti multimediali.
Ma quando si parla di blog la libertà di espressione e di opinione non è l’unico diritto costituzionale che viene in gioco. Infatti chiunque gestisca un blog deve fare i conti con il diritto alla riservatezza propria e altrui.
Molti blogger infatti scelgono di rimanere nell’anonimato e utilizzano nomi di fantasia o comunque nick-name senza rivelare la propria identità. Lo fanno per diversi motivi, soprattutto per evitare spiacevoli conseguente e reazioni anche violente di chiunque possa sentirsi offeso o comunque non condivida le loro opinioni. Se si rimane nel legale, in un mondo ideale questo timore non dovrebbe esistere. Ma bisogna essere realisti e riconoscere che questo timore non è del tutto infondato.
Allo stesso tempo, però, chi scrive su siti internet pubblici, come appunto la maggior parte dei blog, cui può accedere chiunque, deve rispettare la privacy altrui ed evitare di pubblicare i fatti privati degli altri, magari facendo nome e cognome.
Ma in assenza di una legge in materia, come ci dobbiamo comportare? Quali sono i limiti da rispettare?

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