Bioplastiche: una svolta sostenibile per il futuro


Da diversi anni, nel tentativo di adottare pratiche commerciali più sostenibili e ridurre l’impatto ambientale, hanno iniziato a far parte del ciclo produttivo di diverse aziende, in molte parti del mondo, le bioplastiche. Con il termine “bioplastica” si intende un materiale polimerico con proprietà simili alle plastiche “tradizionali”, ma differenti per derivazione, biodegradabilità e compostabilità; il più delle volte infatti la loro derivazione è di tipo vegetale (da mais, patate, canna da zucchero, o anche da fonti non commestibili come alghe o rifiuti agricoli e forestali) e questo apporta un minore impatto ambientale rispetto a quello delle plastiche tradizionali.
Nell’articolo di oggi andiamo a vedere insieme quali sono nello specifico i vantaggi (e anche gli eventuali svantaggi) che l’utilizzo di questi materiali comporta, sia nell’ottica della tutela ambientale che del consumatore.

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Deposito cauzionale per imballaggi plastici: ecco come funziona


In questi anni potresti aver sentito parlare del deposito cauzionale per diversi imballaggi, come ad esempio le bottiglie di plastica, senza però interessanti al tema o avere in mente di che cosa si tratti nello specifico. Ebbene, il deposito cauzionale rappresenta una delle soluzioni più efficaci e attualmente diffuse per affrontare il problema della gestione dei rifiuti plastici.

Ma di cosa si tratta esattamente e come funziona?

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Partecipa oggi al webinar gratuito: Il beneficio di un uso più sostenibile della plastica

Casa del Consumatore ha organizzato “INFORMATI CON UN CLICK“, una serie di webinar gratuiti per consentire ai cittadini di approfondire con i nostri esperti alcune tematiche molto interessanti.

Siamo lieti di invitarti all’appuntamento online “Il beneficio di un uso più sostenibile della plastica” che si terrà oggi alle ore 18:00.

Scopriamo l’evento e come partecipare Continua a leggere

Plastica in mare: basta usa e getta


Riciclare non sembra essere più sufficiente. L’inquinamento provocato dalle plastiche e dalle microplastiche gettate in mare sono un fenomeno molto grave che molte grandi aziende hanno contribuito a creare, riempiendo i loro prodotti con imballaggi in plastica usa-e-getta e di conseguenza anche i nostri mari. È stata lanciata una petizione per chiedere ai grandi gruppi dell’alimentare e dei detersivi di smettere di usare imballaggi di plastica monouso, che in gran parte non vengono riciclati e finiscono per inquinare.

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Tassa sulla plastica. Cosa ne pensano i consumatori?

L’Europa sta pensando a come contrastare e ridurre l’utilizzo di plastiche inquinanti al fine di sviluppare un’economia circolare a sostegno dell’ambiente.

Stiamo consumando sempre più plastica ed abbiamo bisogno di un intervento che metta un freno, soprattutto dopo che la Cina ha deciso di non importarne più. Questa scelta asiatica è scattata dal 1° gennaio, dopo aver accolto solo nel 2017, la metà dei rifiuti di plastica mondiale.

L’obiettivo che si vuole raggiungere è quello di disincentivare sempre di più l’utilizzo della plastica applicando una tassa che andrà a colmare, almeno in parte, il buco del bilancio europeo.

La soluzione è proporre una tassa sulla plastica? Continua a leggere