Monodosi, miniporzioni e travel size vanno per la maggiore nella stagione estiva.
Per gli alimenti, la motivazione può essere la deperibilità dei cibi freschi che col caldo aumenta.
Per altri tipi di prodotti, ad esempio i cosmetici, il formato mini è adatto soprattutto per chi va in vacanza, anzi, è addirittura imposto per viaggiare in aereo col solo bagaglio a mano.
Ma la convenienza, nel rapporto quantità-prezzo, è decisamente inferiore rispetto ai formati famiglia e alle c.d. “maxi-taglie”.
Capita spesso di scegliere le confezioni piccole per risparmiare un po’, ma il risparmio è effettivo solo quando si tratta di un prodotto che deperisce rapidamente oppure di un prodotto che si utilizza poco. In questi casi i formati più piccoli costano un pochino meno e comunque consento di evitare gli sprechi.
Negli altri casi, la regola generale è questa: maggiore è la quantità di prodotto, minore è il prezzo ad esempio al chilo o al litro, ridotti sono gli imballaggi e le confezioni da smaltire.
Un esempio lampante: il the freddo, il prezzo al litro della singola lattina o dei brick monoporzione è di oltre il doppio rispetto a quello della bottiglia da un litro e mezzo è di oltre il doppio!
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