Cartelle Equitalia: in Liguria un fondo per aiutare chi è in difficoltà nei pagamenti

“Fondo di Garanzia e Assistenza”: un progetto ligure rivolto agli utenti in difficoltà nel pagamento delle cartelle esattoriali.
Il fondo, istituito dalla Regione Liguria, è stato messo a disposizione dell’Istituto Ligure per il Consumo affinchè lo utilizzi per aiutare, insieme alla FAU (Fondazione Antiusura S. Maria del Soccorso, onlus con sede in Genova) le famiglie liguri in difficoltà economica.

Chi può beneficiare del fondo? Continua a leggere



Cartelle esattoriali: non pagate gli interessi sulle multe!

Avete ricevuto una cartella di pagamento per multe non pagate con addebito di  interessi semestrali 10% ai sensi della legge 689/1981 (codice tributo 5243)? Allora leggete questo articolo!

Una regola generale, prima di pagare la cartella, è verificare che il verbale vi sia stato a suo tempo notificato regolarmente e che dalla notifica del verbale  alla (richiesta di) notifica della cartella non siano passati più di cinque anni. Se vi trovate in questa situazione, vi conviene fare una richiesta di annullamento della cartella, perché l’omessa notifica del verbale o la notifica della cartella dopo cinque anni sono validi motivi per ottenere l’annullamento del ruolo.

Se però effettivamente la multa è da pagare, fate allora attenzione che non vi abbiano addebitato anche gli interessi semestrali del 10% (cod. tributo 5243), perché potete opporvi al loro pagamento! Continua a leggere



Novità e prospettive future

Dal prossimo autunno la cartella esattoriale avrà un nuovo look!
Lo scorso 20 marzo 2010 è stato approvato un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che prevede l’adozione obbligatoria di un nuovo modello di cartella per i ruoli che saranno consegnati agli Agenti della riscossione dopo il 30 settembre 2010.
L’intento è quello di semplificare: meno pagine e più informazioni utili, il tutto “confezionato” con una grafica moderna e comprensibile.
Il 2010 dovrebbe essere proprio l’anno della “semplificazione” dei rapporti tra fisco e cittadini-contribuenti.
L’attuale modello di cartella di pagamento (vecchio di dieci anni) risulta per molti complicato e privo di alcune informazioni utili. Le lamentele sono state raccolte in particolare dalle associazioni dei consumatori: la nuova cartella costituisce, infatti, anche il frutto del confronto tra Equitalia S.p.A. e le associazioni iscritte al Cncu (Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti), tra cui la Casa del Consumatore.

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Cartella non pagata: procedure esecutive

Quando la pretesa di pagamento contenuta nella cartella esattoriale è legittima e non ci sono validi motivi per contestare vizi formali della cartella o la tardività della sua notifica, non resta altro che pagarla.
Se il debito non è di importo eccessivamente elevato e si ha a disposizione la liquidità necessaria per estinguerlo, è opportuno effettuare il pagamento nei 60 giorni di tempo che partono dal momento in cui si riceve la cartella, superati i quali, verranno addebitati anche altri costi: dagli ulteriori interessi di mora ai compensi di riscossione aggiuntivi fino alle spese per le eventuali procedure esecutive che si siano rese necessarie.
Se la somma dovuta risulta particolarmente elevata, conviene inoltrare richiesta di rateizzazione (ne parleremo prossimamente).
In ogni caso, scaduti i 60 giorni senza che sia stato effettuato il pagamento, l’agente della riscossione è libero di procedere alla riscossione coattiva di quanto dovuto.

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Cartelle: non tutte sono da pagare

Chi riceve una cartella esattoriale, per prima cosa deve verificare se ha in precedenza ricevuto notifica del verbale di accertamento (ossia la multa) cui essa è riferita oppure dell’ordinanza del Prefetto che ha rigettato il ricorso e ingiunto il pagamento della multa.

Se così non fosse, tali provvedimenti non possono costituire validi titoli esecutivi, quindi si potrà richiedere l’annullamento della cartella.
A tal proposito è opportuno rivolgersi all’ente creditore indicato nella cartella chiedendo di esibire l’originale della c.d. “relata di notifica” che nella maggior parte dei casi è costituita dalla cartolina di ritorno della raccomandata a/r firmata dal ricevente. Attenzione però: il fatto di non aver firmato personalmente tale ricevuta non significa automaticamente che la notifica non sia avvenuta correttamente dal punto di vista legale. Bisogna, infatti, controllare che la raccomandata non risulti consegnata a soggetti terzi (es. congiunti, conviventi, portinai, ecc.) e che la notifica non si consideri comunque avvenuta per compiuta giacenza.

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Cartella sbagliata? C’è l’autotutela

Quando si riceve la notifica di una cartella esattoriale, è consigliabile leggerla attentamente e verificare se sussistono i presupposti per poterla contestare.
Da un’attenta lettura della cartella, infatti, può capitare di trovare qualche errore, se non addirittura un vero e proprio motivo di illegittimità.
I rimedi possono essere diversi a seconda del tipo di “vizio” riscontrato: autotutela, ricorso in opposizione a sanzione amministrativa, citazione/ricorso in opposizione all’esecuzione, citazione/ricorso in opposizione agli atti esecutivi.
Nei primi due casi è possibile difendersi da soli, negli altri due, invece, è opportuno farsi assistere da un legale.

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