Liberalizzazione del mercato elettrico: conviene passare al mercato libero?


Dal primo luglio finalmente il mercato libero dell’energia sarà una realtà anche in Italia: dopo tanti rinvii è arrivato il momento di una liberalizzazione completa del mercato, dove peraltro già da alcuni anni possono essere reperite offerte alternative a quella del mercato di tutela.
Lo scoglio più importante da superare era la decisione di quale trattamento riservare a tutti i clienti che ancora oggi sono serviti dal mercato tutelato non avendo ancora scelto nessun fornitore del mercato libero. La strada definita dall’Autorità per l’energia è stata quella di indire delle aste per assegnare per i prossimi tre anni questi clienti a società che già operano nel mercato libero.
Come sono andate le aste e quale sorte avranno i clienti che dopo il primo luglio 2024 non avranno ancora scelto un nuovo fornitore?

La notizia positiva per questi clienti è che le aste hanno prodotto un prezzo al ribasso che sarà applicato a tutti i clienti uniformemente e comporterà un risparmio in bolletta. Secondo le prime stime di Arera, chi non passerà al mercato libero avrà un risparmio di circa 73 euro all’anno rispetto a quanto pagato fino al mese di giugno.
Per assurdo quindi, salvo trovare offerte particolarmente economiche sul mercato libero, risulterà più conveniente non fare nessuna scelta e lasciarsi passivamente servire per i prossimi tre anni dal fornitore che si è aggiudicato l’asta nella zona di residenza. Addirittura potrebbe convenire, anche a chi è già passato al mercato libero, ritornare nel mercato tutelato.
L’esito delle aste per il Servizio a Tutele Graduali conferma insomma lo stato di confusione che continua a regnare in Italia, nonostante tanti anni di rinvio della definitiva liberalizzazione del mercato elettrico.

E’ singolare che, proprio nel momento in cui finalmente dovrebbe favorirsi la libera concorrenza nel mercato, risulti più conveniente per le famiglie restare nel Servizio di Maggior Tutela, che da luglio diventerà Servizio a Tutele Graduali, piuttosto che entrare nel mercato libero.
Questo ribasso delle tariffe molto probabilmente deriva dal desiderio delle aziende partecipanti alle aste di ampliare il proprio pacchetto di clientela con un sacrificio economico che potrebbe essere ripagato dalla permanenza dei clienti acquisiti dopo la fine del triennio transitorio.

Il consiglio, per chi non passerà al mercato libero, è quindi di prestare molta attenzione alle condizioni che verranno applicate dal fornitore a Tutele Graduali dopo il triennio, per evitare il rischio di vanificare il ribasso di prezzo di questi tre anni.
Per chi deciderà di passare al mercato libero, un’opportunità da valutare con attenzione è invece quella delle offerte a prezzo fisso, perché possono proteggerci per un determinato periodo dalla volatilità dei prezzi dell’energia sui mercati internazionali. Il prezzo per le Tutele Graduali sarà invece definito periodo per periodo dall’Autorità sulla base del prezzo della materia prima.
Se avete bisogno di consigli nella scelta del fornitore potete contattare gli Sportelli Energia di Casa del Consumatore.

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