Si è spento Steve Jobs, amico dei consumatori?

Lascia un immenso vuoto la morte di Steve Jobs, guru del software e dell’hardware, della telefonia, della musica e dell’estetica, di internet e dei tablet, del marketing e del business. L’opera sua e di Apple è stata oggetto di poche critiche ed infinite acclamazioni. Lui e la sua creatura: amici o nemici del consumatore?

Non si può tacere di battaglie legali all’attività del colosso di Cupertino e del suo fondatore, forse l’ultima delle quali qui in Italia, per i ristretti termini della garanzia sui prodotti Apple, nonostante la disciplina europea della garanzia. Molti non hanno neppure gradito la fissazione unilaterale dei prezzi sui prodotti Apple, forse gli unici del mercato dell’elettronica al di fuori della furiosa guerra al ribasso.

Il rovescio della medaglia è però davvero unico e “storico”. Grazie ad un portale come iTunes milioni di utenti sono stati indotti, di loro spontanea volontà, al rispetto della legalità e dei diritti d’autore. Il mondo delle app lanciato da Apple ha aperto le porte a infinite idee e progetti che altrimenti non avrebbero potuto affacciarsi sul mercato, con beneficio per tutti gli utenti, che hanno a disposizione un mondo di contenuti, gratuitamente o a prezzi sino a pochi anni fa impensabili. L’azienda con le sue idee rivoluzionarie e innovative ha cambiato la vita di milioni di persone e costretto il mercato a doversi misurare con prodotti semplici, accessibili, mobili e di qualità, a misura di uomo.

Insomma, anche se Apple sembra voler “ingabbiare” i propri clienti, nei fatti la “gabbia” si è rivelata un rifugio sicuro per il consumatore, educato alla legalità, alla semplicità e alla cultura del bello e dell’eccellenza. Tanto si è detto di Apple e ancora tanto si dirà.

Addio e grazie, Steve.

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