Questa volta vi vogliamo segnalare un problema comune che ha colpito molte persone e a cui bisogna prestare attenzione per l’ effetto “domino” che può creare.
Può capitare, infatti, di dimenticare di esporre il contrassegno dell’assicurazione sul proprio veicolo per cui si rischia di essere multati dal primo vigile che passa. Fin qui, nessun problema: il vigile farà la multa, di 35 euro, che può dare un po’ fastidio se si è assicurati, ma che non è nulla di grave. Continua a leggere
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Alt alle multe per omessa comunicazione
Il Ministero dell’Interno ha fatto luce su una questione molto dibattuta, una trappola in cui erano cascati in parecchi. Il proprietario del veicolo che propone ricorso contro una multa, è ugualmente obbligato a comunicare gli estremi del conducente oppure può attendere l’esito del ricorso? Continua a leggere
336 multe a un invalido
È questo il record negativo segnato da AMT S.p.A. (l’azienda di trasporti pubblici di Genova) e dal Comune di Genova in danno a un nostro associato.
Tutto è iniziato due anni fa. Il Comune di Genova e AMT fanno installare su numerose corsie gialle (quelle riservate al transito di bus e mezzi autorizzati) diverse telecamere per rilevare e sanzionare le infrazioni al divieto di transito. L’accertamento delle infrazioni viene delegato a personale della stessa AMT.
Il nostro da subito comunica il numero di targa delle due vetture che vengono utilizzate per il suo trasporto e gli estremi della concessione invalidi. Continua a leggere
Multe: come fare ricorso
A proposito di multe: dove eravamo rimasti?
Ai due modi alternativi per impugnarle: ricorso al Giudice di Pace o al Prefetto.
Il termine, lo abbiamo detto, è per entrambi di 60 giorni dalla consegna/notifica del verbale di accertamento.
È importante premettere che quando l’agente accertatore rileva l’infrazione in assenza del trasgressore (il caso tipico è il parcheggio in divieto di sosta), in genere lascia sul parabrezza dell’auto un foglietto contenente alcuni elementi, tra cui l’indicazione della norma violata e la relativa sanzione. Tuttavia, tale foglietto costituisce un semplice “preavviso di contravvenzione” che non può essere impugnato: per fare ricorso bisognerà aspettare la notifica del verbale vero e proprio.
Multe: quando fare ricorso
Più si viaggia, più alto è il rischio di essere multati.
Tra limiti di velocità, divieti di sosta, strisce blu, zone a traffico limitato (c.d. Ztl), sensi unici, lavaggio strade e chi più ne ha più ne metta, non è poi così raro commettere qualche infrazione con conseguente sanzione amministrativa.
Tuttavia, in alcuni casi può valere la pena impugnare il verbale di accertamento, soprattutto quando la multa risulta facilmente contestabile in quanto ingiusta o comunque illegittima.
Il termine per decidere se pagare o fare ricorso è piuttosto breve: 60 giorni dalla consegna del verbale (in caso di contestazione immediata) oppure, nei casi eccezionali previsti dall’art. 201, comma 1 bis, del codice della strada, dalla sua notifica.