Covid-19 e viaggi di istruzione: scopri quando è possibile il rimborso in denaro

A causa dell’emergenza epidemiologica Covid-19, molti studenti hanno dovuto rinunciare al momento dell’anno più atteso: la gita scolastica. C’è stato un rammarico generale, sia per chi desiderava visitare la città d’arte scelta e sia per chi non vedeva l’ora di trascorrere qualche giorno con i compagni di classe.

Tralasciamo il dispiacere dei ragazzi per il loro viaggio di istruzione e pensiamo ai genitori, perché sono numerosi coloro che si sono domandati come ottenere il rimborso della quota versata.

Le famiglie hanno diritto ad ottenere il rimborso della quota pagata e ciò può avvenire mediante restituzione in denaro o voucher da utilizzare entro un anno dall’emissione, salvo particolari casi in cui viene sempre restituito l’importo versatoScopriamo quando è possibile ottenere il rimborso in denaro.

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Covid-19: come fare per sospendere le rate del finanziamento

L’emergenza epidemiologica Covid-19 ha messo in difficoltà molte famiglie che avevano fatto ricorso a finanziamenti per acquistare un’auto, un nuovo elettrodomestico oppure semplicemente per avere una disponibilità maggiore di credito.

Assofin, l’Associazione italiana del credito al consumo e immobiliare, ha pubblicato la moratoria che aiuta i consumatori in difficoltà economica, permettendo loro di chiedere la sospensione dei finanziamenti superiori a 1000 euro per un periodo massimo di sei mesi.

Come fare per ottenere la sospensione? Continua a leggere



Covid-19: tutti i rimborsi per i consumatori

L’emergenza Coronavirus ha imposto la chiusura dei luoghi di aggregazione e molti consumatori vorrebbero sapere se la palestra, il corso di danza, l’asilo per i bambini e tante altre attività che fino a qualche mese fa completavano le loro giornate, devono continuare ad essere pagate.

La risposta è no, perché si tratta di contratti con prestazioni corrispettive. In questi casi, le prestazioni sono: il servizio erogato e il pagamento del prezzo.

Ai sensi dell’art. 1463 del Codice Civile, nei contratti con prestazioni corrispettive, la parte liberata per la sopravvenuta impossibilità della prestazione, non può chiedere la controprestazione e deve restituire quella già ricevuta.

Nel caso dell’emergenza Coronavirus, molte strutture sono state impossibilitate ad erogare il servizio e quindi, ai sensi dell’art. 1463 del Codice Civile, non possono chiedere il pagamento.

Scopriamo una buona parte dei rimborsi a cui hanno diritto i consumatori in questa situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19. Continua a leggere