In Italia, oltre l’11% delle vendite totali vengono effettuate tramite eCommerce, gli acquisti online sono cresciuti del 10% nel 2022 e gli imballaggi rappresentano il 50% in volume e circa il 35% in peso dei rifiuti urbani.
A partire dal 1° gennaio 2023 con il d.lgs 116/2020 è stata resa obbligatoria l’etichetta ambientale degli imballaggi. Questa è solo una delle tante misure che mirano all’obiettivo di rendere gli imballaggi completamente riciclabili entro il 2030.
Vediamo di che cosa si tratta
La finalità della nuova normativa è di agevolare i consumatori nella raccolta, riutilizzo, recupero e riciclaggio degli imballaggi e delle confezioni, promuovendo la trasparenza e la standardizzazione delle informazioni.
Le informazioni minime che troverete nelle etichette sono:
1. La tipologia di imballaggio, per esempio: flacone, bottiglia, vaschetta, lattina;
2. L’identificazione specifica del materiale, con codice alfanumerico;
3. La famiglia del materiale, per esempio: acciaio, alluminio, plastica, carta, vetro;
4. L’indicazione sul tipo di raccolta (se differenziata o indifferenziata), spesso accompagnata da “Verifica le disposizioni del tuo Comune”.
Oggi, mediante codici a barre o codici QR, esiste anche la possibilità di inserire etichette digitali.
Rispetto a quelle tradizionali, le etichette digitali presentano i vantaggi di essere più informative, disponibili in diverse lingue, sempre aggiornate e geolocalizzate, al fine di fornire le informazioni circa lo smaltimento per ogni Comune italiano.
Una volta estratte le informazioni necessarie dalle etichette ambientali, al consumatore responsabile non resta che compiere scelte di acquisto più consapevoli e prestare maggiore attenzione anche al riciclo degli imballaggi.
#EduCO educazione per un Consumatore Consapevole”. Realizzato con il finanziamento concesso dal MLPS – annualità 2021- Avviso n.2/2020.