Presto un nuovo codice di condotta per operatori di telemarketing e teleselling

Il 21.07.2022 alcune associazioni rappresentative di call center, committenti, list providers (ASSEMPRIM, ASSOCALL, ASSOCONTACT, ASSOTELECOMUNICAZIONI, CONFCOMMERCIO, CONFINDUSTRIA, DMA ITALIA) ed associazioni dei consumatori rappresentate da OIC-Osservatorio Imprese e Consumatori si sono incontrate ed hanno formulato il progetto di un nuovo codice di condotta, che dovrà essere sottoposto a consultazione pubblica e all’approvazione del Garante della riservatezza dei dati personali.

Scopriamo di che cosa si tratta Continua a leggere



Roaming in Europa: un anno dopo l’abolizione

I costi per navigare all’estero non ci sono più da un anno: questo evento è stato fondamentale soprattutto per i viaggiatori. Il 7 Aprile 2017, infatti, il Parlamento Europeo ha approvato la legge sull’abolizione dei costi di roaming nei paesi dell’UE, permettendo così la possibilità di viaggiare indisturbati in Europa. Cosa è cambiato a distanza di un anno? Leggi questo articolo per saperne di più.

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Telefonia: è giusto pagare i costi di disattivazione?

Fino al 2007 le chiamavano penali: venivano applicate agli utenti che decidevano di cambiare operatore telefonico oppure di esercitare la propria facoltà di recesso dal contratto telefonico.
Poi la legge 40/2007 ha vietato l’addebito di qualunque penale o spesa che non fosse giustificata da “costi degli operatori”.
E gli operatori che hanno fatto? Hanno cominciato ad applicare i cosiddetti “costi di disattivazione”: cifre piuttosto alte addebitate nelle bollette di chiusura senza alcuna spiegazione…

L’ennesimo tentativo di aggirare la legge? Forse sì…
Ma vediamo cosa prevede la normativa “spiegata” dalle Linee guida stilate dall’Autorità Garante per le Comunicazioni e come contestare l’addebito di importi spropositati per la disattivazione del servizio o per il cambio di operatore. Continua a leggere



Telefonare e navigare in Europa: ora costa meno

Dal 1° luglio di quest’anno telefonare e navigare in Europa è diventato meno esoso.

L’eurotariffa si è ulteriormente abbassata ed è stato introdotto un sistema di “allerta” quando la spesa telefonica sta per superare i 50 €.

Ecco, nel dettaglio, i nuovi limiti tariffari fissati dalla Comunità Europea:
– per chiamare da un paese UE: 29 centesimi al minuto + Iva;
– per ricevere chiamate in un paese UE: 8 centesimi al minuto + Iva;
– per inviare un sms dall’Europa: 9 centesimi;
– per navigare e scaricare dati in Europa: 70 centesimi a megabyte + Iva.

Si tratta di un ulteriore passo avanti nel cammino intrapreso dalle istituzioni europee nel 2007 e non ancora concluso, per la realizzazione di un mercato unico dei servizi di comunicazione mobile in cui tutti i cittadini europei possano viaggiare nei paesi UE senza avere l’incubo di vedersi recapitare bollette esorbitanti per costi di roaming e telefonate dall’estero. Continua a leggere



…E la chiamano banda larga!

Ogni tanto le parole hanno più di un senso. “Banda larga” sta ad indicare una frequenza che corre sul filo o nell’aria sufficientemente ampia per farci passare tante notizie. Ma “Banda” ricorda anche la banda dei suonatori da piazza in festa che onestamente ci provano ma “steccano” con buona volontà, oppure anche la “banda bassotti” dei fumetti cari alla nostra infanzia.

Ecco che queste altre diverse accezioni di “bande”  ci sovvengono alla mente proprio a proposito di molti concessionari di servizio pubblico che provano a darti un servizio teoricamente all’avanguardia ma poi alla fine si dimostrano ben lontani dalle meraviglie promesse nelle loro campagne pubblicitarie: e dal paese di Alice di L.Caroll ci troviamo al solito “paese dei balocchi” di Collodi… Continua a leggere



Bollette pazze e servizi telefonici non richiesti

Il settore dei contratti di telefonia è caratterizzato da rapporti di forza, dove le compagnie telefoniche rappresentano il contraente forte mentre gli utenti/consumatori quello debole.
Normalmente gli utenti non conoscono tempestivamente il livello dei propri consumi che vengono registrati non già da contatori posti all’interno della loro abitazione (come quelli del gas e dell’acqua), bensì da centraline di cui hanno l’esclusiva disponibilità le società telefoniche. Il sistema di fatturazioni periodiche successive si presta a numerosi abusi. Difatti, nonostante ciò sia vietato dalla legge, l’attivazione di servizi telefonici non richiesti costituisce una realtà molto diffusa e integra anche una violazione della privacy, configurando un trattamento illecito di dati senza il consenso espresso dell’interessato. Nei casi più gravi gli utenti si trovano a ricevere delle vere e proprie “bollette pazze” o comunque “gonfiate”.

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