Equitalia: in arrivo migliaia di fermi auto


Parte in questi giorni una raffica di fermi amministrativi sulle auto di miglia di contribuenti.

Mentre la maggioranza degli italiani si stava organizzando per staccare dal lavoro e trascorrere un bel ferragosto, gli sportelli di Equitalia, tra il 12 e 13 agosto, imbustavano e spedivano preavvisi di fermo amministrativo dell’auto di migliaia di contribuenti.
I preavvisi sono stati recapitati tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, assegnando un termine di trenta giorni per pagare con l’avviso che, in caso contrario, Equitalia provvederà all’iscrizione del fermo amministrativo sull’auto o moto dei malcapitati contribuenti.
A comunicarlo è dirittosemplice.it, che sta ricevendo proprio in questi giorni continue richieste di verifica (che il sito offre gratuitamente) di questi preavvisi.

Come fare per evitare di subire il fermo della propria auto? Continua a leggere



Cartella non pagata: procedure esecutive

Quando la pretesa di pagamento contenuta nella cartella esattoriale è legittima e non ci sono validi motivi per contestare vizi formali della cartella o la tardività della sua notifica, non resta altro che pagarla.
Se il debito non è di importo eccessivamente elevato e si ha a disposizione la liquidità necessaria per estinguerlo, è opportuno effettuare il pagamento nei 60 giorni di tempo che partono dal momento in cui si riceve la cartella, superati i quali, verranno addebitati anche altri costi: dagli ulteriori interessi di mora ai compensi di riscossione aggiuntivi fino alle spese per le eventuali procedure esecutive che si siano rese necessarie.
Se la somma dovuta risulta particolarmente elevata, conviene inoltrare richiesta di rateizzazione (ne parleremo prossimamente).
In ogni caso, scaduti i 60 giorni senza che sia stato effettuato il pagamento, l’agente della riscossione è libero di procedere alla riscossione coattiva di quanto dovuto.

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