Upcycling: scopri l’ultima frontiera del riutilizzo creativo

Quando si pensa alla parola “rifiuto” è normale che vengano alla mente immagini di sacchi pieni di spazzatura destinati a discariche o a inceneritori invece, per chi fa abitualmente la raccolta differenziata è più comune pensarlo come “risorsa”. 
Quel che però avviene di rado è associare al termine “rifiuto” il concetto di “tesoro”. Si basa proprio su questa visione l’upcycling, un concetto in rapida ascesa che sta cambiando l’idea di molti. Questa pratica infatti non solo riduce l’impatto ambientale dei rifiuti ma trasforma anche oggetti apparentemente inutili in tesori creativi e funzionali.
In questo articolo vedremo che cos’è l’upcycling, come funziona e quali vantaggi offre al consumatore rispetto al riciclo e alla raccolta differenziata.

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Bioplastiche: una svolta sostenibile per il futuro


Da diversi anni, nel tentativo di adottare pratiche commerciali più sostenibili e ridurre l’impatto ambientale, hanno iniziato a far parte del ciclo produttivo di diverse aziende, in molte parti del mondo, le bioplastiche. Con il termine “bioplastica” si intende un materiale polimerico con proprietà simili alle plastiche “tradizionali”, ma differenti per derivazione, biodegradabilità e compostabilità; il più delle volte infatti la loro derivazione è di tipo vegetale (da mais, patate, canna da zucchero, o anche da fonti non commestibili come alghe o rifiuti agricoli e forestali) e questo apporta un minore impatto ambientale rispetto a quello delle plastiche tradizionali.
Nell’articolo di oggi andiamo a vedere insieme quali sono nello specifico i vantaggi (e anche gli eventuali svantaggi) che l’utilizzo di questi materiali comporta, sia nell’ottica della tutela ambientale che del consumatore.

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Aria inquinata: come difendersi

I primi mesi del 2024 sono stati segnati da una cattiva qualità dell’aria, che ha allarmato molti cittadini. In Italia, ad avvertire maggiormente il problema sono stati soprattutto gli abitanti delle grandi città della Pianura Padana, la zona storicamente più colpita dall’inquinamento atmosferico.

Le emissioni di agenti inquinanti provengono in gran misura dagli edifici, dal settore agricolo, dai trasporti stradali e dall’industria. In aggiunta, è da considerarsi che i mesi invernali sono da sempre particolarmente critici per l’inquinamento atmosferico e che la Pianura Padana, incastonata tra le Alpi e gli Appennini, risulta un vero e proprio bacino di accumulo, poiché il vento debole non permette all’aria di circolare a dovere. Scopriamo tutto quello che è importante sapere sull’inquinamento atmosferico.

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