I monopattini elettrici circolano nelle nostre strade da ormai almeno cinque anni. Sono pratici, leggeri, economici e sostenibili e per questo sono diventati sempre più popolari, al punto da rappresentare uno dei principali mezzi di micromobilità urbana.
Il crescente numero di incidenti che coinvolgono chi circola con il monopattino elettrico ha, però, destato grande preoccupazione e ha richiamato l’attenzione a una serie di problemi legati alla sicurezza, che sono stati ampiamente sottovalutati.
Per garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada, è infatti necessario intervenire attraverso regolamentazioni e infrastrutture adeguate, oltre che sensibilizzare i cittadini circa i rischi dell’uso dei monopattini elettrici. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
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Upcycling: scopri l’ultima frontiera del riutilizzo creativo
Quando si pensa alla parola “rifiuto” è normale che vengano alla mente immagini di sacchi pieni di spazzatura destinati a discariche o a inceneritori invece, per chi fa abitualmente la raccolta differenziata è più comune pensarlo come “risorsa”.
Quel che però avviene di rado è associare al termine “rifiuto” il concetto di “tesoro”. Si basa proprio su questa visione l’upcycling, un concetto in rapida ascesa che sta cambiando l’idea di molti. Questa pratica infatti non solo riduce l’impatto ambientale dei rifiuti ma trasforma anche oggetti apparentemente inutili in tesori creativi e funzionali.
In questo articolo vedremo che cos’è l’upcycling, come funziona e quali vantaggi offre al consumatore rispetto al riciclo e alla raccolta differenziata.
Prodotti usati: scopri come vendere in sicurezza online
Chiunque ha nel proprio armadio un capo di abbigliamento che non usa più ma che al tempo stesso può ancora essere indossato e che sarebbe davvero uno spreco buttare. Invece, qualcun altro avrà un‘enciclopedia mai letta, un vecchio ma ancora funzionante computer inutilizzato o ancora dei mobili di una casa che sta svuotando: insomma, oggetti inutili e talvolta ingombranti di cui ci si vorrebbe sbarazzare, ma non si sa come fare, provando tuttavia un forte dispiacere solo all’idea di buttarli. E se ti dicessi che esiste un modo facile e veloce di liberarsi di oggetti e vestiti usati in modo sostenibile, talvolta guadagnandoci anche sopra? Esiste, ormai da alcuni anni, la possibilità di vendere online i propri oggetti ed indumenti usati, e in questo articolo troverai perché dovresti farlo e come farlo in modo sicuro.
Non hai più lo scontrino? Ecco come far valere lo stesso la garanzia
Quando si acquista un prodotto, soprattutto se di valore, è naturale desiderare una sicurezza a lungo termine sull’investimento fatto: potrebbe infatti capitare che l’oggetto da noi acquistato smetta di funzionare o necessiti di riparazioni. Secondo quanto disciplinato dal Codice del Consumo (Artt. 128-132), il periodo di garanzia legale in Italia è di due anni dal momento dell’acquisto. Talvolta però può capitare che, per una ragione o per un’altra, non si sia più in possesso dello scontrino fisico d’acquisto, rendendo di conseguenza più difficile dimostrare che ci si trovi ancora nel periodo coperto da garanzia.
Come si può fare in questi casi? In che maniera si può usufruire lo stesso della garanzia? Andiamo a scoprirlo!
Bioplastiche: una svolta sostenibile per il futuro
Da diversi anni, nel tentativo di adottare pratiche commerciali più sostenibili e ridurre l’impatto ambientale, hanno iniziato a far parte del ciclo produttivo di diverse aziende, in molte parti del mondo, le bioplastiche. Con il termine “bioplastica” si intende un materiale polimerico con proprietà simili alle plastiche “tradizionali”, ma differenti per derivazione, biodegradabilità e compostabilità; il più delle volte infatti la loro derivazione è di tipo vegetale (da mais, patate, canna da zucchero, o anche da fonti non commestibili come alghe o rifiuti agricoli e forestali) e questo apporta un minore impatto ambientale rispetto a quello delle plastiche tradizionali.
Nell’articolo di oggi andiamo a vedere insieme quali sono nello specifico i vantaggi (e anche gli eventuali svantaggi) che l’utilizzo di questi materiali comporta, sia nell’ottica della tutela ambientale che del consumatore.
Seggiolini auto per bambini: ecco cosa cambia dal 1° settembre 2024
Ogni anno in Europa oltre 600 bambini perdono la vita in incidenti stradali. Questo dato sottolinea l’importanza cruciale di proteggere adeguatamente i propri figli durante i viaggi in auto. I seggiolini auto, chiamati in ambito tecnico “sistemi di ritenuta per bambini“, sono fondamentali per garantire la sicurezza dei più giovani.
In Italia, l’articolo 172 del Codice della Strada obbliga l’uso di seggiolini auto fino ai 150 cm di altezza, raggiunti in genere intorno ai 12 anni di età. Tuttavia, le normative specifiche che regolano questi dispositivi sono in continuo aggiornamento. Infatti, a partire dal 1° settembre 2024, entrerà in vigore la normativa europea ECE R129, che sostituirà progressivamente l’attuale ECE 44, apportando nuove importanti modifiche.
Scopriamo insieme che cosa cambia e quali sono le nuove regole da seguire, al fine di garantire la sicurezza sulle strade anche per i più piccoli.
Sugar Tax: scopriamo di che cosa si tratta
L’espressione “sugar tax” – traducibile letteralmente dall’inglese come “tassa sullo zucchero” – è diventata di uso comune a livello internazionale per descrivere qualsiasi tipo di imposta volta a ridurre il consumo di zuccheri attraverso una leva fiscale.
Nonostante il nome possa suggerire che la tassa riguardi esclusivamente lo zucchero, in molti casi essa si applica a tutti i prodotti ad alto contenuto di zuccheri aggiunti, inclusi dolci, bevande zuccherate e altri alimenti processati.
Ma quali sono gli obiettivi di questa tassa e in che maniera viene applicata? Andiamolo a vedere!
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