Capita spesso che mentre si gioca con il telefono, si consulta una app o, in generale, si naviga su internet, si sfiorino inavvertitamente pubblicità on line che attivano servizi non richiesti.
Questa pratica commerciale scorretta è stata anche oggetto di un servizio delle Iene della scorsa settimana che ha mostrato come molti si siano accorti del problema solo una volta ricevuta la bolletta, notando addebiti strani per servizi di cui si ignorava l’esistenza.
È una cosa che, purtroppo, capita molto di frequente e che sfrutta il fatto che la navigazione ormai avviene prevalentemente attraverso smartphone e tablet, dotati di touch-screen, per cui è più facile cliccare su banner pubblicitari e attivare così servizi “nascosti”.
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Phishing: il fenomeno che “pesca” i dati della tua carta di credito
Da anni ormai le nostre caselle di posta elettronica sono bersagliate da email di “phishing”, ma, purtroppo, sono ancora numerosi gli utenti che “abboccano” all’amo. Infatti il phishing, storpiatura del verbo inglese “to fish”, che significa proprio “pescare”, è un fenomeno molto insidioso che ha come obiettivo quello di carpire i dati identificativi della carta di credito e di arrivare, in pochi clic, a prosciugare il conto corrente delle vittime. Le modalità con cui viene messo in atto sono molto subdole e sempre più sofisticate, per cui non bisogna pensare che mieta vittime solo tra i più sprovveduti.
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Connessione internet. Solo in Turchia è più lenta della nostra
Ci eravamo già occupati della banda larga, parlando dello Speed Test dell’Autorità che permette di controllare l’effettiva velocità della connessione Internet fissa. In quell’occasione avevamo, inoltre, segnalato come l’Italia sia uno dei paesi con la connessione più lenta in Europa. Ma abbiamo ora nuovi dati sconcertanti.
In particolare, a seguito dell’indagine “State of The Internet Report” di Akamai, si è rilevato come l’Italia avesse, nel 2013, una velocità di soli 4.9 Mbps, contro gli 11 Mbps di Paesi Bassi, Svizzera e Repubblica Ceca. Ancora più scoraggiante è notare come, al di sotto dell’Italia, si sia collocata solo la Turchia, con 4 Mbps.
Nonostante questi dati poco entusiasmanti, bisogna anche segnalare una tendenza positiva: la velocità media in Europa è in aumento e questo fenomeno tocca anche l’Italia che, tra il 2012 e il 2013, ha registrato una aumento della velocità del 24%. Continua a leggere
Occhio ai venditori porta a porta di rilevatori salvagas
Sono in molti ad aver segnalato la visita a casa di venditori porta a porta di dispositivi rilevatori di fughe di gas, oggetti di per sé sicuramente utili ma che non sono obbligatori per legge e non vengono richiesti dalle società di fornitura del gas.
Solitamente questi venditori preannunciano il loro arrivo affiggendo sul portone dei palazzi un avviso che sembra provenire dall’amministratore del condominio.
Durante la visita ci è stato riferito che comunicano che l’installazione è obbligatoria e che sarebbe lo stesso amministratore a chiederne l’installazione. Continua a leggere
11 febbraio: è oggi il Safer Internet Day. Al via la campagna “Se mi posti ti cancello”
I casi di “cyberbullismo” sono ormai all’ordine del giorno. Purtroppo è un fenomeno diffuso tra i giovanissimi e deve essere fermato.
Le moderne tecnologie sono una risorsa importantissima per le nuove generazioni ma devono essere utilizzate nel giusto modo.
Proprio per promuovere un utilizzo sicuro e responsabile dei nuovi media tra i più giovani, nell’ambito del progetto europeo “Safer Internet”, la Commissione UE ha istituito il Safer Internet Day da festeggiare l’11 febbraio di ogni anno al motto “Let’s create a better internet together!”.
E proprio oggi in Italia parte la campagna “Se mi posti ti cancello”, organizzata nell’ambito del progetto “Generazioni Connesse – Safer Internet Center Italiano” coordinato dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con autorità, enti e associazioni che si occupano di questi temi (es. Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, il Telefono Azzurro, la Polizia Postale) e cofinanziato dalla Commissione Europea.
La campagna, lanciata oggi a Roma in occasione di un evento di sensibilizzazione che coinvolge centinaia di studenti delle scuole romane e che si apre al Teatro della Cometa con la rappresentazione teatrale “Nella rete”, ha lo scopo di rendere internet un luogo più sicuro, raccogliendo le voci e le esperienze dei giovanissimi che vivono il web ogni giorno, raccontandolo anche in maniera ironica e divertente. Continua a leggere
Elettrohub.it non consegna? Ecco cosa fare
La Casa del Consumatore sta ricevendo diverse segnalazioni di mancata consegna di merce ordinata sul sito elettrohub.it.
Da una ricerca in rete il sito risulta segnalato come “sito truffa” da occhioallatruffa.it, un portale che tiene d’occhio i siti che nascono sul web solo per spillare soldi alla gente.
Al momento non abbiamo chiaro se effettivamente si tratti di un sito truffa o di un’azienda che ha difficoltà di consegna, resta il fatto che vi sono diverse anomalie, tra le quali le modalità di pagamento, l’oggetto sociale della società titolare del sito e il vanto di certificazioni che il sito non possiederebbe. Stupisce peraltro che siti come shopmania.it e ciao.it annoverino tale sito tra quelli segnalati.
Se avete ordinato merce sul sito e non l’avete ricevuta (in 24 ore, come promette il portale di e-commerce) vi consigliamo di: Continua a leggere
Bip Mobile: come difendersi e cambiare operatore
Sono oltre duecentomila i clienti che la società di telecomunicazioni Bip Mobile S.p.A., come regalo di fine anno, ha lasciato senza linea telefonica.
Nel rimpallo di responsabilità tra la compagnia telefonica ed il fornitore del traffico dati (Telogic, a sua volta rifornita da H3G), a farne le spese sono i clienti che, senza alcun preavviso, si sono trovati dall’oggi al domani senza linea, col rischio di perdere numero telefonico e traffico residuo. Molto scarsi pare al momento siano anche i margini per una ripresa dell’attività da parte dell’operatore telefonico, che ha riferito di un probabile concordato e di essere già soggetto a pignoramenti e sequestri da parte di fornitori.
Che fare dunque? Continua a leggere