Prima di partire… scarica l’App del Turista

 

Con l’arrivo delle belle giornate e delle prime gite fuori porta è d’obbligo ricordarvi di scaricare l’App del Turista!
Creata nell’ambito del  progetto Check-up Diritti, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico, e scaricata da migliaia di persone, quest’app è ormai essenziale per tutti i viaggiatori.

L’applicazione offre ogni tipo di informazione utile per il turista, dal decalogo dello sciatore ai consigli per gli acquisti di souvenir; dalle informazioni per la scelta del ristorante e/o dell’albergo alle norme per la vostra difesa quando viaggiate in aereo, treno o nave.

Oltre ad aiutare nella scelta della meta e delle diverse tipologie di turismo, l’applicazione permette di trovare le strutture alberghiere italiane Ecolabel, rispettose dell’ambiente, e di cercare la struttura più adatta per voi.
Basta un semplice click per difendersi e scegliere la vacanze giusta. Continua a leggere



Disservizi nei villaggi vacanze? Si può chiedere il danno da vacanza rovinata

L’estate si avvicina, è tempo di prenotare le vacanze.
Ogni anno sono molti gli italiani che scelgono di passare le ferie nei villaggi turistici. È la formula preferita dalle famiglie con bambini piccoli grazie alla varietà di servizi offerti in aggiunta al semplice vitto-alloggio delle strutture alberghiere.
Dalla spiaggia attrezzata al miniclub per bambini, dalla piscina ai campi da tennis e tutto ciò che è servizio di animazione sono tutti “extra” che caratterizzano spesso l’offerta turistica dei villaggi vacanze e che, se non vengono garantiti e forniti in maniera adeguata, possono dare luogo a risarcimenti per danni da vacanza rovinata.

La Corte di Cassazione ha di recente chiarito, con la sentenza n. 3256 del 2 marzo 2012, che tali servizi non possono considerarsi “mere facilitazioni accessorie al soggiorno”, bensì dei veri e propri servizi turistici strumentali ed essenziali per la realizzazione dello scopo vacanziero del turista. Continua a leggere



Tariffa bioraria: dov’è la convenienza?

Sono state introdotte due anni fa con l’obiettivo di cambiare le abitudini dei consumatori dietro la promessa di un maggior risparmio, ma oggi le tariffe biorarie si sono rivelate una grande delusione. La convenienza, infatti, è minima e in certi casi addirittura nulla. A quanto pare la colpa è delle energie rinnovabili. Vediamo il perchè… Continua a leggere



IVA sulla tassa per i rifiuti: si può chiedere il rimborso!

Dal 1999 molti comuni hanno sostituito la TARSU (tassa smaltimento rifiuti solidi urbani) con la TIA (tariffa igiene ambientale).  Nei comuni dove è avvenuto il passaggio da tassa a tariffa, è stata applicata su quest’ultima l’IVA al 10%.

La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 238 del 24 Luglio 2009, ha stabilito che la TIA è una tassa e non una tariffa e che pertanto sulla stessa non è applicabile l’IVA. Nonostante la sentenza del 2009, la maggior parte dei comuni coinvolti ha continuato ad applicare impropriamente l’IVA.

La Cassazione, con la sentenza n. 3756 dell’8 marzo 2012, ha definitivamente confermato l’illegittimità dell’applicazione dell’IVA sulla TIA, stabilendo che la tariffa di igiene ambientale, così come la tariffa integrata ambientale o la tassa di smaltimento rifiuti solidi urbani, sono tributi e non entrate patrimoniali, come sostenuto erroneamente dall’Agenzia delle Entrate, e come tali non assoggettabili ad IVA. Anche se tale pronuncia  non ha valore normativo, conferisce maggior peso ad eventuali richieste di rimborso.
Peraltro, con l’art. 14 del Decreto Legge n. 201 del 6/12/2011 si è istituito il nuovo tributo per il servizio di smaltimento rifiuti, su cui l’IVA, dall’1/1/2013, non verrà più applicata.

Cosa fare per richiedere il rimborso/compensazione dell’IVA pagata sulla TIA? Continua a leggere



Un numero verde per chi soffre di anoressia e bulimia

800.180.969 è il numero verde, attivo 24 ore su 24 dal lunedì al venerdì, dedicato ai disturbi del comportamento alimentare.
Rispondono operatori esperti (psicologi, nutrizionisti, dietisti) per dare informazioni e consigli utili, oltre che ascoltare e fornire supporto e aiuto ai malati e ai loro familiari/amici.
Inoltre, gli operatori possono indicare quali sono le strutture pubbliche o private certificate e specializzate nella cura delle malattie del cibo.

Chi chiama il numero verde sono soprattutto adolescenti con problemi di bulimia e anoressia, ma anche genitori preoccupati per la salute psicofisica dei propri figli.
Nonostante siano più comuni in ragazze tra i 15 e i 25 anni, i disturbi alimentari possono colpire anche persone di età diversa, dai bambini agli adulti, specie le donne in menopausa.
Si tratta di malattie complesse con risvolti non soltanto fisici ma anche psicologici, però curabili. Di ciò dovrebbe prendere consapevolezza chi ne soffre. Continua a leggere



Multa di un milione e mezzo di euro per Italia-Programmi.net

Buone notizie per le vittime di italia-programmi.net: l’Antitrust ha sanzionato per pratiche commerciali scorrette la società che gestisce il sito, la ormai famosa Estesa Limited con sede alle Seychelles per un totale di 1.500.000 euro.

Il tanto atteso provvedimento è stato emesso al termine di un’istruttoria avviata dall’Autorità nel mese di giugno 2011 a seguito di numerosissime segnalazioni da parte dei consumatori.
La sanzione comminata alla Estesa Limited è stata così ripartita:
500.000 euro per l’omissione ingannevole che ha indotto i consumatori a ritenere gratuiti servizi in realtà offerti a pagamento;
500.000 euro per aver ostacolato l’esercizio legittimo del diritto di recesso nel termine di 10 giorni previsto dal Codice del Consumo per i contratti negoziati a distanza;
500.000 euro per l’aggressività delle minacce rivolte ai consumatori di ricorre ad azioni legali, con maggiori oneri, in caso di mancato pagamento della somma richiesta.

Ripercorriamo insieme l’iter seguito dalla società per ingannare i malcapitati utenti della rete. Continua a leggere



Avvocati: se il cliente non paga, il fascicolo va restituito?

Non eravate soddisfatti del vostro avvocato ed avete cambiato difensore?
In casi come questi sappiate che dovete pagare tutti i compensi dovuti al vostro precedente avvocato.

Cosa capita peró se ci sono contestazioni sulla sua parcella o non siete in grado di pagare subito il dovuto? Può il “vecchio” difensore rifiutarsi di consegnarvi il fascicolo con i vostri documenti e gli atti di causa se non gli avete pagato integralmente la parcella?
Con una recente sentenza le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno detto no, l’avvocato vi deve consegnare subito tutto, anche se i suoi onorari non sono stati ancora pagati.

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