Biobanche: il cordone ombelicale è un bene prezioso

Il cordone ombelicale che lega la madre al bimbo fino alla nascita, viene spesso e per “tradizione” considerato un rifiuto da gettare via dopo il parto. In realtà, il sangue contenuto al suo interno è ricco di cellule staminali, cellule molto “preziose” in quanto dotate di un alto valore terapeutico.
Grazie alla loro capacità di autorigenerarsi e differenziarsi in altri tipi come cellule del sangue, del tessuto osseo, nervose, cerebrali, muscolari, le cellule staminali sono da tempo utilizzate per la cura di malattie gravi come leucemie, linfomi, mielomi, anemie, talassemie, neoplasie e disordini del sistema immunitario. La moderna ricerca scientifica sta poi esplorando nuovi percorsi terapeutici: sembra che in futuro queste cellule potranno essere utilizzate anche per la cura di altre gravi patologie, come tumore al seno, sclerosi multipla, Alzheimer e morbo di Parkinson, nonché per la rigenerazione dei tessuti, dalla pelle al tessuto osseo, fino a quello cardiaco e cerebrale.

Per questi motivi “la conservazione del sangue da cordone ombelicale rappresenta un interesse primario per il Servizio sanitario nazionale” (art. 1 Decreto Ministeriale del 18 novembre 2009).
La raccolta del sangue è indolore e viene eseguita esclusivamente da personale ostetrico specializzato. La tracciabilità delle sacche è garantita mediante un sistema di etichettatura con codici a barre. Le unità di sangue raccolte vengono poi sottoposte ad un processo di separazione cellulare e, infine, congelate per la conservazione.

Cosa prevede la legge italiana Continua a leggere



Se navigare inquina, bisogna cambiare rotta

Siti internet, social network, forum, blog, motori di ricerca, googlemap, youtube sono solo una piccola parte di ciò che offre la rete, la più grande piattaforma di comunicazione di tutti i tempi.
Notizie, curiosità, musica, foto, video, ormai navigando si trova di tutto: lo “zapping online” è diventato uno dei nostri passatempi preferiti.

La continuità della connessione ad un prezzo fisso al mese insieme con l’immediatezza e la rapidità della tecnologia, determinano un ottimo rapporto qualità-prezzo del servizio, ma non ci fanno percepire quali sono i costi reali della navigazione, specialmente in termini di emissioni di Co2.

Googlare, ovvero effettuare una ricerca di notizie o informazioni sui motori di ricerca e in particolare su Google, è ormai diventata una parola di uso comune (vedi il Wikidizionario, appunto), ma soprattutto l’attività quotidiana di milioni di utenti della rete.
Eppure, per ogni singola ricerca vengono emessi 0,2 grammi di Co2 (questa la quantità dichiarata ufficialmente da Google stessa). Si stima che l’inquinamento ambientale di 10 mila ricerche sia lo stesso di quello prodotto da un viaggio di 8 km in auto, mentre 5 mila ricerche equivalgono ad un carico di lavastoviglie. Continua a leggere



Giappone: è dovuto al viaggiatore il rimborso integrale

Successivamente al disastro che ha colpito il Giappone, la Farnesina, attraverso il sito viaggiaresicuri, sconsiglia di intraprendere viaggi nel Paese. Alla luce dei recenti comunicati dell’Ambasciata Italiana a Tokyo circa l’aggravamento della contaminazione radioattiva dell’intera area geografica, irrilevante è la destinazione precisa del viaggio. Continua a leggere



Incentivi al fotovoltaico: precisazioni

Mi permetto di rientrare sull’argomento sottolineando ed informando i lettori che l’articolo pubblicato lunedì non è contro il fotovoltaico, ma contro le rendite finanziarie derivanti. La  politica industriale di un paese deve essere orientata a politiche di lungo periodo cercando – con leggi ed eventuali incentivi – di stimolare sia il tessuto industriale e produttivo che sociale, in un contesto ambientale eco – compatibile.

Essere favorevoli al riordino delle tariffe incentivanti e alla loro regolamentazione, alla luce degli scenari mutevoli e dinamici del mercato globalizzato, non significa essere favorevoli ad una fonte energetica rispetto ad un’altra, significa solamente cercare di salvaguardare gli interessi del paese e dei consumatori italiani,  modulando opportunamente e stimolando le imprese operanti nel settore. Continua a leggere



Fotovoltaico, chi paga gli incentivi?

 

In questi giorni, a seguito dello stop agli incentivi nel settore fotovoltaico si è accesa una protesta – in alcuni casi polemica – ampiamente riportata dai media, sul tema energia solare e incentivi.
La Casa del Consumatore interviene al dibattito e dice no alle strumentalizzazioni. E’ importante che vi sia una corretta informazione ed è giusto che la gente sappia che ogni centesimo di incentivo al fotovoltaico viene pagato dai consumatori italiani in bolletta. Continua a leggere



Aiazzone: al via la sospensione dei finanziamenti

Buone notizie per i clienti Aiazzone / Emmelunga che hanno sottoscritto contratti di finanziamento con Fiditalia.
La finanziaria, da noi contattata, si è resa disponibile a sospendere l’addebito ed il pagamento delle rate per i finanziamenti in corso a carico di tutti coloro che non hanno ricevuto la merce da Aiazzone.
Finalmente una risposta positiva che potrà sollevare gli animi di tanti.

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Caso Aiazzone al TG5: focus e consigli

Anche al TG5 di ieri sera alla ribalta il caso Aiazzone e Emmelunga, con la Procura di Torino che ha aperto un’inchiesta a seguito delle prime denunce
Vediamo allora di fare il punto della situazione, scavando nei vari rigiri societari che hanno, loro malgrado, coinvolto migliaia di clienti. Continua a leggere