Negozianti a tempo determinato

I negozi a tempo sono ormai una realtà molto diffusa: si sa quando aprono, ma non sempre si sa quando chiudono, comunque piuttosto presto.
Si chiamano anche temporary shops o pop-up stores e sono l’esatto contrario del negoziante permanente e di fiducia.
Questa nuova formula commerciale viene spesso utilizzata dalle grandi aziende per promuovere e pubblicizzare le loro ultime novità o i loro prodotti “stagionali” specialmente in zone particolarmente trafficate delle grandi città (es. stazioni ferroviarie) oppure in occasione di eventi importanti come fiere e saloni.

Perchè vendere occhiali da sole, ombrelli o gelati tutto l’anno, quando si tratta di prodotti che registrano un picco di vendite in una determinata stagione?
È molto più conveniente per i negozianti che hanno a disposizione uno spazio commerciale non troppo grande (al di sotto dei 250 mq) utilizzarlo al meglio alternando di mese in mese, se non addirittura di settimana in settimana, gli articoli più disparati e più in voga a seconda del momento. Questa è appunto la filosofia dei negozi a tempo: promuovere e pubblicizzare, alternando le borse al caffè, gli elettrodomestici ai profumi, i libri ai cioccolatini, ecc.

Se la convenienza è evidente per i negozianti, lo è però molto meno per i consumatori che rischiano di perdere o comunque di vedere notevolmente ridotti i loro diritti e le garanzie previste dalla legge. Continua a leggere

Le carte di pagamento e la paura di frodi e clonazioni

Carte di credito a saldo, carte revolving, carte di debito (bancomat), prepagate ricaricabili oppure usa e getta. Sono molte le soluzioni che gli istituti di credito offrono ai clienti per i pagamenti elettronici a seconda delle varie esigenze: addebito immediato o mensile, rateizzato oppure in unica soluzione, ecc.
La praticità è quella di poter fare acquisti spendendo anche somme importanti, evitando di girare con il portafoglio pieno di contanti. La tracciabilità delle operazioni effettuate mediante l’estratto conto online o cartaceo è, poi, un utile strumento per monitorare le proprie spese
Il punto dolente del servizio rimane, però, quello della sicurezza.

Sono ancora forti e più o meno giustificate le diffidenze dei consumatori italiani e le loro preoccupazioni di essere vittime di frodi  e clonazioni. Se le banche mettono a punto sistemi tecnologici e strategie avanzate nella lotta contro la criminalità finanziaria, allo stesso tempo, però, sono sempre più affinate anche le tecniche utilizzate da truffatori e “clonatori” che utilizzano skimmer e microcamere abilmente posizionati.
Tale fenomeno è avvertito non solo come un rischio per l’economia individuale di ciascuno, ma anche come un vero e proprio problema sociale.

Proprio a questo proposito, la ACI Worldwide, una società che gestisce i pagamenti elettronici di oltre 750 istituti finanziari a livello internazionale nel dicembre 2010 ha condotto un sondaggio online presso 4.200 consumatori di 14 paesi rappresentativi delle varie economie mondiali: Australia, Brasile, Canada, Cina, Dubai, Francia, Germania, India, Italia, Paesei Bassi, Singapore, Svezia, UK e Usa. Continua a leggere

Estratti conto e fogli informativi più semplici

È stato firmato ieri, al convegno “Dimensione Cliente”, il protocollo di intesa tra l’ABI e quindici associazioni dei consumatori, tra cui La Casa del Consumatore, per la semplificazione dei fogli informativi e dei documenti di sintesi periodici relativi ai conti correnti bancari.

L’accordo si inserisce nel più ampio percorso di collaborazione intrapreso dall’associazione bancaria con i rappresentanti dei consumatori all’insegna della “Trasparenza semplice”.
Il primo passo sarà quello di rendere più chiare e comprensibili le informazioni.
Quindi fogli informativi ridotti nelle dimensioni, ma ampliati nei contenuti (es. comparazione tra i costi del fido e dello sconfinamento, dettaglio delle commissioni applicate nei due casi con le relative tabelle di confronto) per consentire ai clienti una più immediata comparabilità tra le offerte presenti sul mercato. Anche la forma dovrà essere più semplice: è prevista pure l’introduzione di un glossario per tradurre le espressioni tecniche in un linguaggio più corrente e fruibile.
Per quanto riguarda i documenti di sintesi periodici (DDS), la proposta comune è quella di limitarne l’invio ai soli casi in cui le condizioni subiscano modifiche e variazioni. In questo modo si consentirà ai clienti di conoscere tali novità, evitando inutili ripetizioni e comunicazioni ridondanti. Continua a leggere

Autovelox sì, ma non dappertutto

Gli autovelox sono dispositivi tecnici di controllo del traffico finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni dei limiti di velocità stabiliti in base all’art. 142 del codice della strada.
L’obiettivo principale del loro impiego dovrebbe sempre essere quello di garantire la sicurezza stradale.
Molti automobilisti, però, li considerano strumenti posizionati abilmente dai comuni in punti strategici per fare cassa e percepiscono le relative contravvenzioni come particolarmente ingiuste.
Ciò anche alla luce dei recenti  “scandali” che hanno interessato numerosi comuni e loro funzionari indagati per aver utilizzato apparecchiature irregolari, perchè non omologate o, ancor peggio, tarate “ad arte” in modo da registrare una velocità superiore a quella reale.

In realtà, la legge consente agli organi di polizia di servirsi di questi strumenti tecnici per rilevare la velocità delle auto in corsa. Tuttavia, se la regola generale è quella della contestazione immediata da parte dell’agente in divisa, ad essa è possibile derogare soltanto quando vi è una valida giustificazione, ovvero quando la strada sia talmente trafficata da rendere eccessivamente difficoltoso e pericoloso per la circolazione fermare le auto che procedono ad alta velocità. Continua a leggere

In attesa del caricabatterie universale

Ci siamo… Dopo averne tanto sentito parlare, sembra che un’utopia stia diventando realtà!
Una piccola, grande rivoluzione per i consumatori”, così ha commentato il vicepresidente della Commissione Europea, Antonio Tajani, che ha ricevuto un esemplare di caricabatterie universale, in occasione del lancio ufficiale lo scorso febbraio. Nei prossimi mesi dovrebbe arrivare per tutti nei negozi. Continua a leggere

Coloranti: quando si mangia con gli occhi

La maionese è gialla, la coca cola marrone, lo yogurt alla fragola e il succo d’uva sono rossi, il the verde e il gelato al pistacchio sono verdi, i gamberetti sono rosa.
Quando si tratta di mangiare, anche l’occhio vuole la sua parte. Nell’immaginario collettivo, infatti, ogni alimento deve avere il suo colore, altrimenti non è buono o non è fresco.
In realtà, non è sempre così, anzi, per i prodotti industriali le tonalità forti generalmente sono indice non tanto di freschezza, quanto di una considerevole presenza di coloranti. Continua a leggere