Investimenti: le regole del rapporto banca/cliente

Con l’entrata in vigore della MiFID (Markets in Financial Instruments Directive) sono cambiati i rapporti tra i risparmiatori (cd. clienti al dettaglio), da una parte, e gli intermediari finanziari (Banche, SIM e SGR), dall’altra parte. Prima della MiFID, la disciplina contenuta nel Testo Unico della Finanza (TUF) e nel Regolamento Intermediari della CONSOB aveva carattere generale ed elastico, nel senso che la stessa disciplina si applicava ad ogni tipo di servizio di investimento prestato da un intermediario ad un risparmiatore. Spettava al giudice, in caso di contenzioso, specificare meglio il contenuto della disciplina in funzione dello specifico servizio prestato.
 La nuova disciplina MiFID, invece, prevede per gli intermediari regole di condotta diverse in funzione del tipo di servizio prestato. In questo senso, con la MiFID i rapporti tra risparmiatore ed intermediario sono meglio definiti e quindi più chiari, anche se inevitabilmente la loro gestione diventa più complessa e burocratica.

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Caropieno, scatta la nostra denuncia a Mr Prezzi, Antitrust e ministro Scajola

IPOTESI DELL’ESISTENZA DI UN CARTELLO DEI PREZZI PER I CARBURANTI: questa la denuncia della Casa del Consumatore all’Antitrust, a Mr. Prezzi e al Ministro Scajola

Dopo quasi tre mesi di rilevazioni quotidiane dei prezzi delle compagnie petrolifere da questo nostro blog è emerso che la differenza di prezzo tra la più cara e la meno cara di otto diverse compagnie è di appena tre millesimi di euro nel diesel e quattro millesimi nella benzina. Questo il risultato della analisi a cadenza settimanale CAROPIENO della Casa del Consumatore, denunciato ieri all’Antitrust, a Mr. Prezzi e al Ministro Scajola.

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CAROPIENO 26/10/2009: diesel sempre più vicino alla benzina

CAROPIENO, la classifica settimanale delle compagnie petrolifere, anche questa settimana segnala rincari dei carburanti.
Con il brent che ha superato gli 80 dollari al barile, le nostre compagnie non tardano ad adeguarsi, anche se gli indipendenti continuano, chissà perché, a praticare prezzi che sono inferiori di anche oltre dieci centesimi al litro.
Gli aumenti più pesanti toccano al diesel, che si sta sempre più avvicinando al prezzo della benzina.
Di offerte particolari sul self come questa estate, non se ne sente più parlare da nessuno.  Continua a leggere



Una crisi figlia del debito

Lunedì 20 ottobre 2008, un mese dopo il fallimento di Lehman Brothers. Nel week end appena terminato, tutte le principali banche occidentali hanno dichiarato la bancarotta con un effetto domino. Gli enormi interventi statali messi in campo dagli Stati Uniti e dall’Europa non sono riusciti a rianimare il sistema finanziario e oggi, su entrambe le sponde dell’Atlantico, i cittadini si ritrovano sotto shock con il dollaro e l’euro fuori corso. Le autorità sono al lavoro nel tentativo di tenere viva l’attività economica, che al momento appare colpita a morte. A Washington, la Fed e il governo Bush si apprestano a introdurre una nuova valuta: il new dollar, il cui valore sarà legato a quello dell’oro. Nelle capitali europee, invece, si è deciso di tornare alle valute nazionali. Gli economisti sono concordi nell’affermare che le cause del collasso economico-finanziario sono da ricercare nell’eccesso di debito che ha caratterizzato il sistema negli ultimi decenni.

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