Particolarmente incisivo l’intervento all’odierno convegno dell’ABI a Roma.
Il Governatore ha evidenziato una intensa e preoccupante diminuzione dei prestiti erogati dai maggiori gruppi bancari, sottolineando altresì che il credito al consumo in Italia è il più caro d’Europa.
Il Governatore ha esortato le banche a integrare i risultati di sterili metodi statistici con la conoscenza diretta del cliente, delle sue effettive potenzialità di crescita e di redditività futura.
Quanto ai compensi richiesti dalle banche per commissioni di massimo scoperto e altre analoghe, il Governatore ha invitato a introdurre una parte variabile di remunerazione per la banca, tenuto conto degli effettivi rischi di erogazione del credito.
È stata poi anticipata la prossima introduzione dell’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) che dovrebbe consentire ai clienti di ottenere decisioni imparziali in modo rapido e poco costoso.
Il governatore ha poi lamentato l’eccessiva misura dei tassi di interesse passivo, affermando esplicitamente che il 4% è troppo in questo momento di crisi.
Preoccupante è infine il quadro emerso dalle ispezioni della Banca d’Italia sulle finanziarie, da cui sono emersi casi non rari di operatori di incerta professionalità e dubbia legalità, anche nel settore del rilascio di garanzie e fideiussioni.