Ovviamente non esiste una regola universalmente valida.
Si può iniziare dicendo che la scelta tra tasso fisso e tasso variabile dipende dalla nostra propensione al rischio: se accettiamo la possibilità di un aumento delle rate del nostro mutuo (nell’ottica di risparmiare quando i tassi sono bassi) allora possiamo orientarci verso il tasso variabile. Se invece non dormiamo la notte per il timore della quotazione Euribor che leggeremo l’indomani mattina sul giornale, allora è meglio che ci orientiamo verso il tasso fisso.