È ormai certo che le flebili speranze di ripresa del servizio da parte di Bip Mobile si sono definitivamente spente, a quasi tre settimane dall’interruzione del 30 dicembre scorso.
I clienti stanno progressivamente migrando verso altri operatori (col limite di 15 mila migrazioni al giorno) mentre spuntano le prime offerte, puramente “commerciali”, di riconoscimento, sia pur parziale, del credito telefonico residuo da parte di compagnie come Tre e Tiscali.
Altre compagnie sono invece ferme sulla posizione di riconoscere il credito residuo solo se a sua volta Bip verserà loro il corrispondente importo. Posizione, quest’ultima, molto discutibile (sicuramente nascerà del contenzioso sulla vicenda), visto il notorio minimo costo effettivo del traffico telefonico mobile e la necessità di garantire le ragioni del cliente, vero anello debole di tutta la vicenda. Sul punto si attende anche una posizione chiara dell’Agcom.
Nel frattempo gli ex clienti Bip Mobile si chiedono quali mosse siano nell’immediato più opportune per limitare i danni. Continua a leggere