Vacanza rovinata

Se la vacanza si rivela più stressante del lavoro…

Quando si sceglie la meta del proprio viaggio ci si affida spesso alle illustrazione e descrizioni contenute nei depliant di agenzie e tour operator.
Purtroppo, però, una volta giunti sul posto, possono capitare spiacevoli sorprese: la zona non corrispondeva a quella pubblicizzata, l’albergo apparteneva ad una categoria inferiore, la spiaggia era sporca e l’acqua torbida, le attrezzature sportive erano scadenti o addirittura inesistenti, la stanza d’albergo era poco pulita e senza ricambio della biancheria, i cibi avariati determinavano un soggiorno coatto in camera, ecc. ecc..
Insomma, sono molti gli inconvenienti che possono letteralmente rovinare la tanto attesa vacanza, determinando uno stato di stress, disagio e frustrazione ampliato, magari, dall’irripetibilità dell’occasione (si pensi al viaggio di nozze) oppure dalla consapevolezza che per avere nuove ferie (garantite dalla Costituzione quale diritto inviolabile e irrinunciabile del lavoratore) bisognerà attendere un altro anno di duro lavoro…

Fortunatamente accanto al tipico danno patrimoniale da inadempimento contrattuale, la giurisprudenza è ormai propensa a riconoscere, anche sulla base della normativa internazionale e comunitaria in tema di viaggi e pacchetti all inclusive, in favore del turista-consumatore “fregato” il diritto al risarcimento di quel danno morale, o meglio non patrimoniale, noto come “danno da vacanza rovinata”. Tale voce comprende tutti i pregiudizi e disagi subiti dal turista per “non aver potuto godere pienamente della vacanza come occasione di svago e riposo conforme alle proprie aspettative”.

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In hotel: diritti doveri responsabilità

Il contratto di albergo è quell’accordo con cui il titolare di una struttura ricettiva si obbliga a fornire al cliente, dietro pagamento del prezzo convenuto, il servizio di alloggio all’interno di una stanza, garantendone la pulizia, l’igiene, la sicurezza e la sorveglianza anche delle cose ivi portate e/o a lui consegnate.
In genere la prenotazione viene effettuata telefonicamente ed è buona norma darne successiva conferma via fax riepilogando data di arrivo e di partenza, prezzo pattuito, posti letto ed eventuali altri servizi concordati, in modo da avere una prova scritta di quanto l’albergatore si è obbligato a fornire.
Qualcuno distingue tra prenotazione semplice e prenotazione seguita dal pagamento di un acconto, ritenendo questa seconda un contratto già perfezionato che genera in capo al cliente un vero e proprio obbligo di presentarsi in albergo ed usufruire della camera prenotata. Continua a leggere



Valigia smarrita o danneggiata

Che fare quando il passeggero giunge a destinazione, ma la sua valigia no…

Capita sempre più frequentemente, purtroppo, che all’arrivo in aeroporto si rimanga per un po’ a fissare il nastro trasportatore che continua a girare ormai a vuoto, per poi realizzare che la nostra valigia è stata smarrita.
In questi casi, la prima cosa da fare è recarsi immediatamente presso l’ufficio oggetti smarriti (lost & found) dell’aeroporto di arrivo per fare la denuncia di smarrimento, compilando l’apposito modulo denominato PIR (property irregularity report), affinchè vengano avviate le operazioni di ricerca del bagaglio. Sarà poi opportuno avvisare la compagnia aerea con cui si è viaggiato la quale, se previsto, potrebbe anche fornire un kit di prima necessità o comunque assicurare un rimborso spese per i beni di prima necessità.

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Madoff: una condanna esemplare che non si è fatta attendere

Ne hanno parlato tutti i giornali: il più grande truffatore della storia è stato condannato a 150 anni di reclusione.
Ci sembra doveroso elogiare la giustizia americana che in maniera rapida ed efficace ha saputo reagire ad una frode gigantesca messa in atto dall’ex presidente del Nasdaq, Bernard Madoff. Un meccanismo fraudolento di piramide finanziaria che ha avuto ripercussioni in tutto il mondo ed ha costituito forse la causa principale della crisi economica americana.
Ricostruiamo brevemente la vicenda. A inizio dicembre 2008 il signor Madoff comunica ai suoi collaboratori il fallimento della sua società di consulenza finanziaria. Poco dopo, l’11 dicembre, Madoff viene arrestato. Si apre un processo che in meno di sette mesi arriva a conclusione con una condanna esemplare. Presto verranno messi all’asta i suoi beni (yacht, ville, castelli, gioielli, ecc.) e con il ricavato si tenterà di “ridare la vita” a chi ha perso tutti i suoi risparmi. Continua a leggere



Bollette pazze e servizi telefonici non richiesti

Il settore dei contratti di telefonia è caratterizzato da rapporti di forza, dove le compagnie telefoniche rappresentano il contraente forte mentre gli utenti/consumatori quello debole.
Normalmente gli utenti non conoscono tempestivamente il livello dei propri consumi che vengono registrati non già da contatori posti all’interno della loro abitazione (come quelli del gas e dell’acqua), bensì da centraline di cui hanno l’esclusiva disponibilità le società telefoniche. Il sistema di fatturazioni periodiche successive si presta a numerosi abusi. Difatti, nonostante ciò sia vietato dalla legge, l’attivazione di servizi telefonici non richiesti costituisce una realtà molto diffusa e integra anche una violazione della privacy, configurando un trattamento illecito di dati senza il consenso espresso dell’interessato. Nei casi più gravi gli utenti si trovano a ricevere delle vere e proprie “bollette pazze” o comunque “gonfiate”.

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