La Corte Costituzionale ieri ha dichiarato illegittime le norme che hanno introdotto nel nostro sistema giustizia civile l’obbligatorietà della mediazione prima di poter far causa in numerose materie (dal condominio alla responsabilità da circolazione stradale, alla responsabilità del medico e sino alle liti sulla proprietà ed altri diritti reali). Continua a leggere
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IVA sulla tassa per i rifiuti: si può chiedere il rimborso!
Dal 1999 molti comuni hanno sostituito la TARSU (tassa smaltimento rifiuti solidi urbani) con la TIA (tariffa igiene ambientale). Nei comuni dove è avvenuto il passaggio da tassa a tariffa, è stata applicata su quest’ultima l’IVA al 10%.
La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 238 del 24 Luglio 2009, ha stabilito che la TIA è una tassa e non una tariffa e che pertanto sulla stessa non è applicabile l’IVA. Nonostante la sentenza del 2009, la maggior parte dei comuni coinvolti ha continuato ad applicare impropriamente l’IVA.
La Cassazione, con la sentenza n. 3756 dell’8 marzo 2012, ha definitivamente confermato l’illegittimità dell’applicazione dell’IVA sulla TIA, stabilendo che la tariffa di igiene ambientale, così come la tariffa integrata ambientale o la tassa di smaltimento rifiuti solidi urbani, sono tributi e non entrate patrimoniali, come sostenuto erroneamente dall’Agenzia delle Entrate, e come tali non assoggettabili ad IVA. Anche se tale pronuncia non ha valore normativo, conferisce maggior peso ad eventuali richieste di rimborso.
Peraltro, con l’art. 14 del Decreto Legge n. 201 del 6/12/2011 si è istituito il nuovo tributo per il servizio di smaltimento rifiuti, su cui l’IVA, dall’1/1/2013, non verrà più applicata.
Cosa fare per richiedere il rimborso/compensazione dell’IVA pagata sulla TIA? Continua a leggere
Mediazione obbligatoria: opportunità od ostacolo alla giustizia?
A partire dal 20 marzo 2011, le persone che si ritengono lese nei loro diritti non possono più, in alcune materie, rivolgersi direttamente al giudice per ottenere giustizia. Infatti, chi intende esercitare in giudizio un’azione relativa ad una controversia in materia di diritti reali (ad esempio proprietà o servitù di passaggio), divisione (di un bene in comunione), successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, responsabilità medica, diffamazione, contratti assicurativi, bancari e finanziari, è tenuto preliminarmente ad esperire il procedimento di mediazione.
Si tratta della mediazione obbligatoria che non piace agli avvocati che sostengono, non senza ragione, che tale istituto impedisca il libero accesso del cittadino alla giustizia e quindi sia uno strumento incostituzionale. Del resto, se l’attivazione della mediazione obbligatoria non porterà ad un accordo tra le parti, il cittadino che ritiene di avere subito un’ingiustizia sarà tenuto a pagare due volte: la prima volta dovrà pagare il mediatore, nonostante il mancato accordo, e successivamente dovrà corrispondere il contributo unificato per rivolgersi al tribunale per ottenere giustizia. Ecco perché gli avvocati parlano, a proposito della mediazione obbligatoria, di ostacolo al cittadino per l’accesso alla giustizia; la vittima di un’ingiustizia non può quindi esercitare direttamente i propri diritti come invece è sancito dall’articolo 24 della Costituzione. Continua a leggere
Ma l’IVA sulla TIA è dovuta?
Otto mesi fa, la Corte Costituzionale ha emesso una sentenza che ha definito tributo la Tariffa di Igiene Ambientale (TIA)
Dal giorno successivo ad oggi, si sono scatenate le proteste basate sul concetto, di per sé giusto, che ad un tributo non debba essere applicata l’IVA, in quanto applicare un tributo su un altro tributo è vietato dalla Costituzione.
Migliaia di cittadini, in gran parte fuorviati da pareri legali superficiali, sono stati indotti a pensare che a breve avrebbero ricevuto rimborsi su rimborsi.
Purtroppo invece le risposte ottenute sono state sempre negative. Perché? Continua a leggere