Bond della Bank of Ireland: la Consob indaga

I risparmiatori italiani titolari di obbligazioni (bond) della Bank of Ireland sono rimasti con un pugno di mosche in mano (un centesimo di euro ogni mille investiti) perché la scorsa estate le loro banche non li hanno avvisati che la Bank of Ireland stava offrendo ai malcapitati investitori la possibilità scambiare i loro bond con un rimborso (parziale) in contanti o con azioni della banca.

A quanto pare quasi nessuno è stato informato di questa possibilità ed ora si troverebbero perciò in molti a non aver approfittato della (sia pur non molto generosa) offerta della banca irlandese, ritrovandosi con titoli carta straccia in mano (i cd. junk bonds). Continua a leggere



Cardia: un errore quotare le società di calcio

“La crisi che ha colpito il sistema finanziario internazionale può trasformarsi in un’opportunità”. Così ha chiuso il proprio discorso il presidente della Consob Lamberto Cardia a chiusura dell’incontro annuale tenutosi oggi a Milano.
Il presidente ha ricordato il difficile percorso di questi ultimi mesi, la collaborazione con le istituzioni europee e mondiali, affermando il principio di necessaria centralità della tutela dei risparmiatori. Non ha risparmiato critiche alle agenzie di rating che saranno oggetto di una prossima regolamentazione europea ed ha evidenziato una scarsa sensibilità dei grandi gruppi bancari italiani nei confronti del cliente, al quale dovrebbe essere offerta una vera consulenza piuttosto che una vendita di prodotti.
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