È stato costituito il POOL LEGALE delle associazioni Casa del Consumatore, Codici, Acu, Unione Nazionale Consumatori e Movimento difesa del Cittadino per avviare una class action contro Autostrade per l’Italia per il risarcimento dei danni subiti dalle migliaia di automobilisti che, durante l’ondata di maltempo che ha colpito l’Italia tra il 17 e il 18 dicembre 2010, sono rimasti bloccati per lunghe ore sulle tratte A11 Firenze – Pisa e sulla A1 tra Firenze e Arezzo. Continua a leggere
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Class action per neve e disservizi
Un fine settimana infernale quello appena trascorso dai cittadini italiani a causa dei disservizi causati dalle più grandi società di trasporto pubblico in seguito all’ondata di mal tempo che ha investito il nostro paese. Si continua a parlare di “vittime del maltempo” quando la verità è che le società di trasporto non erano attrezzate a sostenere una situazione che nella prassi non dovrebbe arrecare danni di tale entità agli utenti delle strade e delle ferrovie. Continua a leggere
Ventaglio, verso la class action
La Casa del Consumatore, a seguito delle numerosissime segnalazioni ricevute, ha già incaricato un pool di avvocati di valutare la situazione dei clienti dei Viaggi del Ventaglio ed avviare le azioni necessarie alla loro tutela, compresa la class action.
Il pool è composto dall’esperto di diritto fallimentare e societario Prof. Vittorio Afferni, dall’esperto di class action avv. Giorgio Afferni e dalle nostre avvocatesse esperte nella tutela del turista, Francesca Pinciroli e Lara Pellegrini (già note per la vicenda Todomondo della scorsa estate), tutti coordinati dal presidente nazionale della Casa del Consumatore, avv. Giovanni Ferrari.
Arriva la class action all’italiana
Forse finalmente ci siamo: da gennaio 2010 anche da noi dovrebbe essere possibile fare class actions. È questo l’effetto dell’approvazione dell’art. 49 del Ddl Sviluppo, che introduce in Italia, attraverso l’aggiunta di un nuovo art. 140 bis al codice del consumo, l’azione di classe.
Non si tratta del modello (pessimo) che aveva approvato il precedente governo e che è stato rinviato di sei mesi in sei mesi sino a non vedere mai la luce, ma di un nuovo (ancor peggiore) modello, che comunque consentirà ai cittadini vittime di illeciti di agire non solo per il ristoro dei propri danni ma anche di tutti coloro che si trovano in posizione identica alla loro.
Sono già state evidenziate tante criticità di questo nuovo strumento e molte altre emergeranno, soprattutto dopo le sue prime applicazioni pratiche. Comunque dovrà avere ad oggetto fatti e comportamenti successivi all’entrata in vigore della nuova legge (già si discute se il termine sarà il 31/12/2009 o tra pochi giorni, quando entrerà in vigore tutto il Ddl Sviluppo).