Furti d’identità: attenzione alle reti wi-fi

C’è chi preferisce l’e-banking, magari domiciliando sul conto online anche le proprie utenze domestiche e chi, invece, preferisce ricevere estratti conto, bollette e altri documenti contenenti “informazioni finanziarie” in forma cartacea.
In entrambi i casi, però, c’è sempre il rischio di frodi da furto di identità e di dati sensibili.

Il trashing consiste nel ricercare, ad esempio, ricevute di pagamento ed estratti conto bancari nei sacchetti della spazzatura, specie quelli gettati nella raccolta differenziata della carta, e ricostruirli se spezzettati al fine di carpire dati sensibili ed utilizzarli per clonare identità.

Lo sniffing, invece, consiste nell’intercettare i dati, specialmente codici segreti e password, che transitano in una rete telematica. Tale attività, concretizzandosi in una intrusione nella proprietà e nella sfera privata altrui è di per sé illegittima, indipendentemente dallo scopo perseguito. Se poi il pirata informatico utilizza i dati in questo modo carpiti, ad esempio le coordinate di pagamenti eseguiti con carte di credito, per effettuare acquisti all’insaputa del titolare, il reato è ancora più grave.

Dal trattamento illecito di dati (art. 167 Codice della Privacy), alla sostituzione di persona (art. 494 Codice Penale), fino all’accesso abusivo ad un sistema informatico telematico (c.d. violazione di domicilio informatico, art. 615 ter Codice Penale), sono diverse le fattispecie di reato legate al mondo delle identità anche virtuali e punite dalla legge italiana.

Il terreno migliore per i ladri di identità sembra essere quello delle reti wi-fi, la maggior parte delle quali non è adeguatamente protetta, anzi è liberamente accessibile anche da parte di soggetti non autorizzati. Continua a leggere



Le carte di pagamento e la paura di frodi e clonazioni

Carte di credito a saldo, carte revolving, carte di debito (bancomat), prepagate ricaricabili oppure usa e getta. Sono molte le soluzioni che gli istituti di credito offrono ai clienti per i pagamenti elettronici a seconda delle varie esigenze: addebito immediato o mensile, rateizzato oppure in unica soluzione, ecc.
La praticità è quella di poter fare acquisti spendendo anche somme importanti, evitando di girare con il portafoglio pieno di contanti. La tracciabilità delle operazioni effettuate mediante l’estratto conto online o cartaceo è, poi, un utile strumento per monitorare le proprie spese
Il punto dolente del servizio rimane, però, quello della sicurezza.

Sono ancora forti e più o meno giustificate le diffidenze dei consumatori italiani e le loro preoccupazioni di essere vittime di frodi  e clonazioni. Se le banche mettono a punto sistemi tecnologici e strategie avanzate nella lotta contro la criminalità finanziaria, allo stesso tempo, però, sono sempre più affinate anche le tecniche utilizzate da truffatori e “clonatori” che utilizzano skimmer e microcamere abilmente posizionati.
Tale fenomeno è avvertito non solo come un rischio per l’economia individuale di ciascuno, ma anche come un vero e proprio problema sociale.

Proprio a questo proposito, la ACI Worldwide, una società che gestisce i pagamenti elettronici di oltre 750 istituti finanziari a livello internazionale nel dicembre 2010 ha condotto un sondaggio online presso 4.200 consumatori di 14 paesi rappresentativi delle varie economie mondiali: Australia, Brasile, Canada, Cina, Dubai, Francia, Germania, India, Italia, Paesei Bassi, Singapore, Svezia, UK e Usa. Continua a leggere



E-commerce: modalità di pagamento

Quando si tratta di commercio online la modalità di pagamento più sicura per l’acquirente è sicuramente il contrassegno. Purtroppo, però, la scelta spetta al venditore e dal suo punto di vista il pagamento più sicuro è quello con carta di credito.
Tuttavia non è certamente tale circostanza a dissuadere gli utenti dal fare shopping sul web, lo dimostra il fatto che le vendite sono in continua crescita.
In un mondo virtuale in cui compratore e venditore non si conoscono e non possono contrattare “guardandosi in faccia” il rischio di rimetterci è “fisiologico”, tuttavia può essere ridotto grazie a un buon grado di attenzione e consapevolezza da una parte e di affidabilità e serietà dall’altra, e anche grazie a nuovi metodi di micropagamento che sono decisamente più sicuri.

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