Con la vendemmia 2012 sugli scaffali i vini biologici

Autunno tempo di vendemmia e tempo di novità. Per la prima volta quest’anno infatti i vini che rispettino determinati limiti potranno fregiarsi della dicitura in etichetta “vino biologico”, grazie ad un regolamento europeo definitivamente approvato nell’agosto 2012 dopo un lungo e travagliato iter.

Sino a ieri era infatti la sola uva a potersi fregiare dell’etichetta bio, mentre da questa vendemmia anche il prodotto finale, il vino, potrà, se rispettoso dei limiti fissati dal regolamento, etichettarsi bio. Vediamo allora a quali condizioni il vino si può chiamare bio. Continua a leggere



Zucchero di canna vs. aspartame: tutte le alternative allo zucchero bianco

Lo zucchero bianco (saccarosio), pur essendo un dolcificante naturale, subisce una serie di trattamenti che lo rendono perfettamente bianco, ma allo stesso tempo molto meno “genuino” di quanto si possa pensare. In ogni caso, si sa, non possiamo assumerne una quantità eccessiva: un po’ perchè fa ingrassare, un po’ per gli altri effetti che può provocare (indebolimento dei denti, coliti, stipsi, diarrea, crisi ipoglicemica con conseguenti stati di irritabilità ed aggressività).
Se, da un lato, è molto importante ridurne il più possibile il consumo giornaliero e, comunque, “bruciarlo” facendo attività fisica, dall’altro, è utile, per non rinunciare al piacere di magiare qualcosa di dolce, ricorrere a delle valide alternative. Vediamo quali…

I dolcificanti artificiali? Forse no…
Da numerose indagini e ricerche, pare che siano tutti più o meno nocivi per l’organismo. In particolare l’aspartame sembra essere il più “pericoloso”, in quanto cancerogeno e neurotossico, pare possa provocare tremori, crisi epilettiche e persino il morbo di Parkinson.
Purtroppo, per le sue caratteristiche (dolcifica 200 volte più del saccarosio, non è calorico perchè non viene assimilato dall’organismo), l’aspartame è presente in moltissimi cibi e bevande, soprattutto light: caramelle, yogurt, dolci confezionati, soft drinks, chewingum… Per questo, ci troviamo, inconsapevoli, ad ingerirne dosi a volte eccessive. Ciò vale a maggior ragione per i bambini e per tutti i golosi in generale.
Gli altri dolcificanti artificiali (es. saccarina, ciclammato, acesulfate potassico) hanno un notevole potere edulcorante ed in genere sono privi di apporto calorico, tuttavia sono sconsigliabili per gli effetti collaterali che possono derivare da una loro assunzione superiore alla quantità giornaliera raccomandata (il più comune fra tutti è l’effetto lassativo).

Pertanto, almeno quando zuccheriamo il tè o il caffè o prepariamo dolci fatti in casa, è consigliabile utilizzare dolcificanti naturali; lo zucchero bianco è uno di questi, ma ci sono valide alternative meno caloriche e, in generale, più genuine. Eccone alcune. Continua a leggere



Le confezioni dei prodotti? Scegliamole eco

Quando acquistiamo un prodotto, facciamo caso al materiale con cui è confezionato? Ci preoccupiamo di riciclare ogni componente dell’imballaggio?
Oltre a praticità, convenienza e sicurezza, vi è un’altra qualità che noi consumatori dovremmo prendere in considerazione riguardo a confezioni e imballaggi dei prodotti: l’ecosostenibilità!

Vediamo insieme quali sono le regole di un packaging rispettoso dell’ambiente e senza sprechi. Continua a leggere



Etichette alimentari incomprensibili? L’Ue dice basta!

Tutti conoscono l’importanza dei valori nutrizionali e degli ingredienti contenuti nei prodotti alimentari, specialmente nei cibi confezionati e industriali, ma quanti ne riescono a comprendere il significato per una scelta davvero consapevole? Quanti sono soddisfatti delle informazioni e delle spiegazioni che trovano sulle etichette? Solo un italiano su due!
Tanti, invece, ritengono che le indicazioni non siamo sempre veritiere e che la loro finalità sia più pubblicitaria che di informazione del consumatore.
Alle volte, poi, i caratteri delle diciture sono talmente piccoli che non bastano gli occhiali, ci vorrebbe la lente di ingrandimento.

Fortunatamente le diciture incomprensibili hanno i giorni (o i mesi) contati: il 22 novembre scorso è stato pubblicato il Regolamento europeo sulle etichette alimentari che introduce nuove regole all’insegna della tutela della salute e degli interessi in generale dei consumatori.

Obiettivi della nuova normativa comunitaria sono: informazione, trasparenza, chiarezza, tracciabilità e non ingannevolezza.
Ecco alcune delle principali novità: Continua a leggere



Occhio agli additivi negli alimenti e bevande


Gli additivi  servono per rendere più appetibile il prodotto da vari punti di vista, ma non sempre sono utili per la nostra salute: alcuni possono essere infatti nocivi, soprattutto se assunti in grandi quantità (magari perchè presenti in molti cibi consumati in un giorno), altri sono innocui, ma tutti sono piuttosto inutili dal punto di vista nutrizionale.

Spesso gli additivi vengono indicati in etichetta con un numero a tre cifre preceduto dalla lettera E (indicativa del fatto che sono consentiti nei Paesi dell’UE). Altre volte, invece, viene scritto per esteso il loro “nome scientifico”, che li “camuffa” meglio tra i vari ingredienti.
Facciamo qualche esempio…

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Scegli il pesce sostenibile

Quando acquistiamo pesce, che sia surgelato al supermercato, fresco dal pescivendolo, oppure al ristorante, non sempre siamo a conoscenza se ciò che abbiamo scelto è stato pescato nel pieno rispetto della normativa, che tutela determinate categorie ittiche e che regolamenta l’attività della pesca. Noi consumatori, però, con le nostre scelte di acquisto possiamo frenare questo sfruttamento, scegliendo specie ittiche proveniente da fonti sostenibili. Come fare? Basta innanzitutto leggere le etichette e informarsi su quando e dove il pesce è stato pescato. Continua a leggere



Pubblicità da cani

Le trovate dei pubblicitari sono sempre più agguerrite per catturare l’attenzione dei consumatori.
Siamo però distratti da continui e battenti messaggi, e influenzare le nostre abitudini di consumo è impresa ogni giorno più ardua.
Ecco allora la trovata nuova, per pubblicizzare prodotti alimentari per cani.
Viene dalla Nestlè, è stata già sperimentata in Germania ed Austria e mira a conquistare il vero consumatore del prodotto in questione: il nostro fedele cane. Continua a leggere