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In materia di etichettatura alimentare, la Corte dei Conti europea, in una specifica Relazione, ha sostenuto che “i consumatori si trovano di fronte a etichette che possono generare confusione, essere fuorvianti o non sempre comprensibili”, raccomandando alla Commissione di “colmare le lacune del quadro giuridico dell’UE”.
Tra le problematiche evidenziate, quali le carenze legislative e le debolezze nel monitoraggio, nella rendicontazione, nei sistemi di controllo e nelle sanzioni, la Corte dei Conti ha sottolineato anche la mancanza di armonizzazione delle etichettature nutrizionali fronte pacco (front-of-pack – FOP), collocate nella parte anteriore delle confezioni alimentari.
Scopriamo i vantaggi di questa etichettatura e tutto quello che i consumatori devono sapere.
Queste etichette, attualmente non obbligatorie, sono state progettate per promuovere diete sane ed equilibrate e per orientare i consumatori nelle scelte di acquisto degli alimenti, anche quando dispongono di poco tempo per esaminare nel dettaglio gli ingredienti e i valori nutrizionali indicati nel retro della confezione.
Se correttamente interpretate, le etichette fronte pacco rappresentano una valida guida per la spesa, tuttavia possono risultare anche fuorvianti e inefficaci. Per esempio, come denuncia la Corte dei Conti, non esistono sistemi di etichettatura che indicano il grado di trasformazione degli alimenti, “anche se i dati scientifici suggeriscono che il consumo di grandi quantità di alimenti ultratrasformati aumenta il rischio di sviluppare malattie legate all’alimentazione”.
Un altro punto critico è rappresentato dal fatto che all’interno dell’Europa esistono diversi sistemi di etichettatura fronte pacco raccomandati a livello nazionale, ciascuno con i propri vantaggi e svantaggi: per esempio, in Svezia, Norvegia, Danimarca e Islanda i cibi più sani vengono contrassegnati con una icona a forma di buco della serratura (Keyhole), mentre in Finlandia si utilizza un cuore (Heart Symbol), in Croazia una nuvoletta verde (Healthy living) e in Slovenia un fumetto con un cuore colorato (Protective Food Symbol). Probabilmente, i due sistemi di etichettatura più conosciuti sono il Nutri-Score, nato in Francia nel 2017 e utilizzato anche in Spagna, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo e il NutrInform Battery, raccomandato in Italia. In Italia, circa un anno fa si è parlato a lungo del sistema di etichettatura NutrInform Battery, presentato come la risposta italiana al Nutri Score, nonché dell’applicazione ad esso associata, promossa dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy e scaricabile gratuitamente. Oggi, tuttavia, quasi nessun produttore ha inserito il sistema NutrInform Battery nelle confezioni dei propri prodotti e pochi sono gli utenti registrati nell’applicazione: la strada per etichette che promuovono una sana alimentazione è, senza dubbio, ancora lunga.
Già nella strategia “Dal produttore al consumatore” del 2020, la Commissione aveva dichiarato che entro la fine del 2022 sarebbe stata presentata una proposta legislativa per armonizzare i sistemi di etichettatura fronte pacco. Ad oggi, non è stato raggiunto il consenso tra i portatori di interessi su quale sistema adottare e non è stata ancora avanzata alcuna proposta.
In attesa di future iniziative legislative, è fondamentale ricordare che in Italia i tassi di sovrappeso e obesità tra i bambini sono tra i più alti e che è sempre più urgente tutelare i consumatori e promuovere stili vita sani ed equilibrati, a partire proprio dalla tavola. Nei tempi odierni in cui la varietà dei prodotti disponibili è così vasta, ogni acquisto diventa una possibilità per compiere scelte più consapevoli e leggere correttamente le etichette rappresenta un passaggio imprescindibile.