Negli ultimi anni hanno iniziato a comparire sempre più spesso, nei bagagli dei viaggiatori che scelgono di prendere l’aereo, mini-flaconcini di shampoo, bagnoschiuma o creme, la cui quantità non supera i 100 ml. Potrebbe sembrare una decisione dettata da una moda minimalista o da un tentativo di viaggiare più leggeri, ma in realtà non lo è: si tratta infatti di una normativa dell’Unione Europea risalente al 2006 che regolamenta le quantità di liquidi introducibili in cabina.
Tuttavia è in arrivo anche in alcuni aeroporti italiani una grande svolta che contribuirà a rendere l’esperienza di viaggio meno stressante, andando ad abolire questo limite grazie all’implementazione di tecnologie innovative. Andiamo a vedere che cosa cambia e quali sono le città interessate.
L’introduzione delle restrizioni sui liquidi nel 2006 era stata concepita come una misura temporanea per proteggere gli aeroporti da potenziali attacchi terroristici. La volontà era infatti quella di impedire che nei voli internazionali venissero installati ordigni innescabili tramite liquidi, in seguito alla scoperta di un presunto piano terroristico finalizzato alla detonazione di esplosivi liquidi collocati su diverse linee aeree le cui rotte collegavano Regno Unito, Stati Uniti e Canada. Nella regolamentazione attualmente in vigore è previsto che “i liquidi che porti in cabina, fra cui bibite, dentifricio, creme o gel, devono essere inseriti in un sacchetto di plastica trasparente con capacità massima di 1 litro e ogni contenitore non deve superare i 100 ml”.
Ad oggi, le regole non sono cambiate, ma ci troviamo di fronte a una grande novità che potrebbe portare cambiamenti: infatti, grazie all’introduzione di scanner di sicurezza all’avanguardia che sfruttano la tecnologia a raggi X della tomografia computerizzata (che si può abbreviare con l’acronimo TC, o in inglese CT) simile a quella utilizzata in campo medico, è possibile ottenere un’immagine limpida e tridimensionale del contenuto delle borse dei passeggeri, permettendo una verifica accurata e veloce dei liquidi e altri oggetti presenti nei bagagli. Grazie quindi ai progressi tecnologici e alla maggiore efficienza di nuovi scanner, sembra che il momento sia finalmente giunto per rivedere e aggiornare le norme vigenti.
Il governo britannico ha espresso per primo l’intenzione di installare i nuovi scanner negli aeroporti di tutto il paese entro il 2024, sebbene l’implementazione potrebbe richiedere più tempo a causa della complessità dell’operazione.
Gli aeroporti pionieri nell’adozione dei nuovi scanner includono l’aeroporto internazionale di Teesside nel Regno Unito, il London City Airport e Schiphol ad Amsterdam. Ma la svolta più significativa è avvenuta a Shannon, nell’Irlanda occidentale, dove dal marzo del 2022, grazie alla tecnologia CT, liquidi, cosmetici e lozioni di ogni tipo sono stati nuovamente ammessi durante il volo.
In Italia, alcuni aeroporti sono già dotati di questa innovativa tecnologia, tra cui Milano Linate, il Terminal 1 di Milano Malpensa, il Terminal 1 di Roma Fiumicino e Torino. Tuttavia, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) invita i passeggeri a informarsi prima di intraprendere il viaggio per assicurarsi che l’aeroporto di partenza, gli eventuali aeroporti di transito e quello di arrivo siano provvisti dei nuovi scanner. Se anche uno solo degli aeroporti utilizzati per il proprio viaggio dovesse risultarne sprovvisto, la regola attuale che impone flaconi e/o contenitori di capacità non superiore a 100 ml si considera in vigore.
Questa rivoluzione nei controlli di sicurezza aeroportuali non solo promette di rendere i viaggi più confortevoli e privi di stress, ma anche di rispondere alle esigenze dei consumatori. L’obiettivo principale è infatti quello di fornire un’esperienza di viaggio più fluida e piacevole, limitando dove possibile le restrizioni e semplificando i controlli di sicurezza.
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Articolo realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Lombardia con l’utilizzo dei fondi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ai sensi del D.M. 6 maggio 2022.