Cessione del quinto e usura. Finanziaria condannata a restituire 2500 euro

Calcolatrice

La storia è una di quelle che tante famiglie ben conoscono. Bisogno di soldi e ricorso ad una finanziaria.

Tutto ha inizio nel novembre 2009, quando una nostra associata ottiene un prestito di circa 7 mila euro cedendo il quinto della pensione.

La finanziaria concede il prestito… ma il conto è molto salato!

A fronte di 7 mila euro ricevuti, la pensionata si trovava infatti a dover restituire ben 17 mila euro. La differenza tra i due importi era imputata a spese, interessi e assicurazione sulla vita.

La signora, con l’assistenza del Segretario Generale di Casa del Consumatore, Avv. Francesca Pinciroli, prima presentava reclamo alla finanziaria e poi ricorso all’ABF (l’Arbitro Bancario e Finanziario della Banca d’Italia) per chiedere la restituzione della differenza tra quanto pagato legittimamente e quanto preteso in più dalla finanziaria incorrendo, durante il periodo di rimborso delle rate, nella cd. c.d. usura sopravvenuta.

Al momento della firma del contratto il TEG (tasso effettivo globale) era infatti inferiore al tasso soglia dell’usura, ma, a partire dal gennaio 2010 – con la modifica delle Istruzioni la rilevazione dei tassi effettivi globali medi ai sensi della legge sull’usura – l’interesse aveva superato di gran lunga il tasso di soglia dell’usura.

L’ABF, con decisione n. 478 del 2016, ha accolto le domande della nostra associata e ha condannato la finanziaria a restituirle 2500 euro illegittimamente fatti pagare oltrepassando il tasso soglia dal 1° gennaio 2010. L’arbitro ha anche condannato la finanziaria al rimborso delle spese legali.

L’ABF ha ricordato infatti che, laddove l’inclusione delle spese assicurative nel TEG a partire dal primo trimestre del 2010 determini il superamento del tasso di soglia, «la prestazione è inesigibile ai sensi dell’art. 1375 c.c. per la parte eccedente».

Se avete sottoscritto un finanziamento prima del 1° gennaio del 2010, rivolgetevi a noi per verificare se quanto pagate è effettivamente dovuto o supera il tasso soglia dell’usura.