Non è bastata la normativa sulla cedolare secca a dissuadere molti proprietari dall’affittare in nero i propri immobili. Ora ci prova la Guardia di Finanza a smascherare chi fa il furbo…
Si tratta di una pratica ancora molto diffusa. Quelli che maggiormente la subiscono, in genere, sono gli studenti che hanno la “sfortuna” di abitare troppo distanti dalla sede della facoltà prescelta.
Oltre a doversi spesso accontentare di appartamenti di piccole dimensioni, mal arredati e comunque poco confortevoli, gli universitari si trovano a dover sostenere affitti piuttosto alti.
A guadagnarci, però, sono solo i padroni di casa: al contratto di affitto, magari stipulato “a voce” e, in ogni caso, non registrato, non corrisponde quasi mai un reale risparmio per il conduttore.
Di recente, però, la Guardia di Finanza ha ideato nuovi metodi per combattere il “mercato nero” delle locazioni.
La prima di queste strategie è stata messa in atto a Bari ed ha consentito di smascherare molti evasori. Continua a leggere