L’emergenza Coronavirus ha imposto la chiusura dei luoghi di aggregazione e molti consumatori vorrebbero sapere se la palestra, il corso di danza, l’asilo per i bambini e tante altre attività che fino a qualche mese fa completavano le loro giornate, devono continuare ad essere pagate.
La risposta è no, perché si tratta di contratti con prestazioni corrispettive. In questi casi, le prestazioni sono: il servizio erogato e il pagamento del prezzo.
Ai sensi dell’art. 1463 del Codice Civile, nei contratti con prestazioni corrispettive, la parte liberata per la sopravvenuta impossibilità della prestazione, non può chiedere la controprestazione e deve restituire quella già ricevuta.
Nel caso dell’emergenza Coronavirus, molte strutture sono state impossibilitate ad erogare il servizio e quindi, ai sensi dell’art. 1463 del Codice Civile, non possono chiedere il pagamento.
Scopriamo una buona parte dei rimborsi a cui hanno diritto i consumatori in questa situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19. Continua a leggere