Green Pass Covid-19: attenzione ai falsi messaggi che girano in rete

A pochi giorni dall’attivazione della piattaforma nazionale per ottenere la Certificazione Verde COVID-19, conosciuta anche con il nome di Green Pass, sono scattati anche i primi tentativi di truffa.

I più noti consistono in messaggi ricevuti via WhatsApp oppure via mail, in cui si chiede al destinatario di cliccare un link per scaricare il certificato che permetterà di circolare liberamente in tutta Italia senza mascherina. E’ tutto falso!

Vediamo nel dettaglio di cosa di tratta. Continua a leggere



Comunicare via mail con imprese e professionisti: ora c’è l’INI-PEC

Basta code alle poste, per mandare lettere ad aziende e liberi professionisti basta dotarsi di una casella di posta elettronica certificata: il risparmio di denaro e di tempo è assicurato!
Una mail “certificata” ha lo stesso valore legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno: basta tenere la ricevuta di consegna inviata dal gestore pec del mittente e la ricevuta di consegna inviata dal gestore pec del destinatario.

Per i privati avere una casella pec è solo un’opportunità, non un obbligo (per comunicare con le pubbliche amministrazioni si può richiedere un indirizzo pec gratuito, leggi qui).

Le imprese e i professionisti iscritti in albi ed elenchi, invece, devono per legge (v. d.l. n. 185/2008) essere dotati di un indirizzo di posta elettronica certificata e comunicarlo, rispettivamente, al Registro delle Imprese e agli Ordini e Collegi di appartenenza.
Ma dove si possono trovare i loro indirizzi pec? Continua a leggere



Ventaglio verso l’udienza del 20 aprile

Negli scorsi giorni molti clienti del Ventaglio hanno ricevuto una sibillina mail da parte della società con cui si comunica il “blocco immediato dell’utilizzo dei buoni/punti in Vostro possesso”. Ciò deriverebbe dall’accoglimento da parte del Tribunale della “richiesta di concordato preventivo di ristrutturazione”.

Questa comunicazione, insieme alla notizia diffusa da altri secondo cui ormai nulla più ci sarebbe da fare visto che è stato accolto il concordato, hanno gettato i più in un comprensibile stato di confusione e sconforto.

È allora necessario fare un po’ di chiarezza, anche per rispondere ai tanti che hanno aderito alla nostra iniziativa e ci stanno chiedendo notizie sulla sorte dei loro contratti. Continua a leggere