Un numero gratuito e dieci regole per affrontare il gran caldo

L’estate è appena cominciata ed ha già portato con sé qualche ondata di calore: dopo Scipione, è arrivato Caronte che, a quanto pare, sta per essere sostituito da Minosse.
Per non farsi cogliere impreparati ed affrontare al meglio il gran caldo, è importante adottare una serie di semplici abitudini e precauzioni.
A tal proposito il Ministero della Salute, oltre a stilare il decalogo di regole da seguire che riportiamo qui di seguito, ha attivato un numero gratuito nazionale, il 1500, attivo tutti i giorni dalle 8 alle 18. A questo numero rispondono medici, veterinari, farmacisti, chimici, biologi e psicologi, che sono a disposizione di tutti per offrire supporto e fornire consigli e informazioni.
Inoltre, sul sito del Ministero, è possibile consultare il bollettino meteo giornaliero dove vengono indicati, per 27 aree urbane italiane, i livelli di rischio previsti per le successive 24, 48 e 72 ore con tanto di temperature per il mattino (ore 8) e il primo pomeriggio (ore 14), nonché temperature massime percepite nell’arco della giornata. Continua a leggere



Zucchero di canna vs. aspartame: tutte le alternative allo zucchero bianco

Lo zucchero bianco (saccarosio), pur essendo un dolcificante naturale, subisce una serie di trattamenti che lo rendono perfettamente bianco, ma allo stesso tempo molto meno “genuino” di quanto si possa pensare. In ogni caso, si sa, non possiamo assumerne una quantità eccessiva: un po’ perchè fa ingrassare, un po’ per gli altri effetti che può provocare (indebolimento dei denti, coliti, stipsi, diarrea, crisi ipoglicemica con conseguenti stati di irritabilità ed aggressività).
Se, da un lato, è molto importante ridurne il più possibile il consumo giornaliero e, comunque, “bruciarlo” facendo attività fisica, dall’altro, è utile, per non rinunciare al piacere di magiare qualcosa di dolce, ricorrere a delle valide alternative. Vediamo quali…

I dolcificanti artificiali? Forse no…
Da numerose indagini e ricerche, pare che siano tutti più o meno nocivi per l’organismo. In particolare l’aspartame sembra essere il più “pericoloso”, in quanto cancerogeno e neurotossico, pare possa provocare tremori, crisi epilettiche e persino il morbo di Parkinson.
Purtroppo, per le sue caratteristiche (dolcifica 200 volte più del saccarosio, non è calorico perchè non viene assimilato dall’organismo), l’aspartame è presente in moltissimi cibi e bevande, soprattutto light: caramelle, yogurt, dolci confezionati, soft drinks, chewingum… Per questo, ci troviamo, inconsapevoli, ad ingerirne dosi a volte eccessive. Ciò vale a maggior ragione per i bambini e per tutti i golosi in generale.
Gli altri dolcificanti artificiali (es. saccarina, ciclammato, acesulfate potassico) hanno un notevole potere edulcorante ed in genere sono privi di apporto calorico, tuttavia sono sconsigliabili per gli effetti collaterali che possono derivare da una loro assunzione superiore alla quantità giornaliera raccomandata (il più comune fra tutti è l’effetto lassativo).

Pertanto, almeno quando zuccheriamo il tè o il caffè o prepariamo dolci fatti in casa, è consigliabile utilizzare dolcificanti naturali; lo zucchero bianco è uno di questi, ma ci sono valide alternative meno caloriche e, in generale, più genuine. Eccone alcune. Continua a leggere



Farmaci equivalenti: informare il paziente è diventato un obbligo

I medicinali equivalenti sono in commercio ormai da diversi anni. Ma soltanto dal 25 marzo di quest’anno è stato introdotto per legge l’obbligo di informare della loro esistenza tutti i pazienti. Oggi, infatti, il medico che prescrive un farmaco deve indicare al proprio paziente se ne esistono in commercio anche di equivalenti.

Quando, poi, non è espressamente specificata nella ricetta medica la non sostituibilià della medicina prescritta, il farmacista ha l’obbligo di informare il paziente/cliente dell’eventuale esistenza e disponibilità di medicinali equivalenti di prezzo inferiore. In questo modo, il cliente potrà decidere se acquistare il farmaco prescritto dal medico o il suo equivalente. Ma cos’è e quali caratteristiche deve avere un farmaco equivalente?

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Un numero verde per chi soffre di anoressia e bulimia

800.180.969 è il numero verde, attivo 24 ore su 24 dal lunedì al venerdì, dedicato ai disturbi del comportamento alimentare.
Rispondono operatori esperti (psicologi, nutrizionisti, dietisti) per dare informazioni e consigli utili, oltre che ascoltare e fornire supporto e aiuto ai malati e ai loro familiari/amici.
Inoltre, gli operatori possono indicare quali sono le strutture pubbliche o private certificate e specializzate nella cura delle malattie del cibo.

Chi chiama il numero verde sono soprattutto adolescenti con problemi di bulimia e anoressia, ma anche genitori preoccupati per la salute psicofisica dei propri figli.
Nonostante siano più comuni in ragazze tra i 15 e i 25 anni, i disturbi alimentari possono colpire anche persone di età diversa, dai bambini agli adulti, specie le donne in menopausa.
Si tratta di malattie complesse con risvolti non soltanto fisici ma anche psicologici, però curabili. Di ciò dovrebbe prendere consapevolezza chi ne soffre. Continua a leggere



Sciatori e snowboarder ben equipaggiati

Nonostante la neve si sia fatta attendere più del solito, anche quest’anno è arrivato il periodo delle settimane bianche.
Tra sciatori e snowboarder, in Italia, sono circa 3 milioni e mezzo gli appassionati di sport sulla neve. E non c’è da stupirsi, se si considera che il nostro paese ha una superficie montuosa molto estesa (circa il 50% del territorio).
Ma proprio nei periodi in cui le piste sono affollate, non è così raro che avvengano scontri tra sciatori.
Considerando, poi, che alla maggior parte degli incidenti conseguono distorsioni (circa il 33% dei casi), seguite da fratture, lussazioni e ferite, è evidente che l’attrezzatura protettiva assume una certa importanza.
Meglio, quindi, optare per un equipaggiamento sicuro e a norma. Ecco un po’ di regole utili. Continua a leggere



La lotteria dei risarcimenti ai passeggeri Costa Concordia

Giovedì scorso quindici associazioni nazionali di consumatori, dopo lunga trattativa con Costa Crociere, hanno ottenuto un risarcimento automatico e immediato per tutti gli sfortunati passeggeri della Costa Concordia. Un risultato che quelle associazioni, nella loro visione “collettiva” del problema, hanno giudicato molto positivo.

Sta però facendo molto discutere l’importo del risarcimento: si tratta di 11 mila euro a persona, a cui vanno aggiunti il rimborso del biglietto, di tutte le spese sostenute e l’eventuale polizza aggiuntiva firmata a bordo per assicurare il bagaglio, che resta valida.
In buona sostanza è stato calcolato che ogni passeggero potrebbe aver diritto complessivamente a circa 14 mila euro, oltre alle cure, a spese di Costa Crociere, per i casi di chi ha bisogno di  terapie per superare lo shock per quanto accaduto.

Alcuni hanno definito l’offerta di Costa Crociere “un’elemosina”, altri addirittura “uno scherzo”.
Nel frattempo si moltiplicano, in Italia e nel mondo, promesse fantamilionarie per i  passeggeri della Costa Concordia, che secondo alcuni avrebbero diritto addirittura a cento milioni di dollari a testa. Una somma da lotteria che farebbe maledire al resto dell’Italia di non essere stati a bordo quel giorno.

Il paradossale è però che, se davvero qualcuno ottenesse la condanna ad un risarcimento personale da cento milioni di dollari, la Compagnia fallirebbe seduta stante, non pagando nessuno.
Fatto sta che le promesse di maxirisarcimenti si moltiplicano, dal sud all’estremo nord della nostra penisola, dalla Germania alla Francia, dagli Stati Uniti all’Australia.
Come deve allora comportarsi il naufrago “tipo”, accettare la proposta di Costa Crociere o respingerla e confidare in maggiori, futuri ed eventuali, importi? Continua a leggere