Scopri il valore dei prodotti DOP e IGP: ecco cosa devi sapere

L’Italia detiene un vero e proprio primato in Europa: è il paese con il più gran numero di prodotti a denominazione di origine protetta (DOP) o a indicazione geografica protetta (IGP), ciascuno frutto di una combinazione unica e inimitabile di fattori ambientali e umani di un determinato territorio. 
Il Parmigiano Reggiano DOP, il Prosciutto DOP di Parma, la Mozzarella di Bufala DOP Campana, l’Aceto Balsamico IGP di Modena, la Piadina IGP Romagnola, la Focaccia al Formaggio IGP di Recco sono solo alcune delle 892 eccellenze italiane, tra prodotti alimentari, prodotti agricoli e vini. 
Ma dal punto di vista del consumatore, che significato ha acquistare un prodotto certificato? Quale è il valore aggiunto? 

Da una parte, infatti, il sistema delle indicazioni geografiche permette ai produttori di valorizzare e proteggere al meglio i propri prodotti, nonché le tradizioni e la storia delle proprie terre di origine, d’altra parte rappresenta una garanzia di qualità e autenticità particolarmente forte per i consumatori. I marchi DOP e IGP assicurano infatti:

  • il legame del prodotto con il territorio, funzionando come meccanismi di tracciabilità e permettendo ai consumatori di conoscere la provenienza esatta dei prodotti che acquistano.  Nello specifico, il marchio DOP è riconosciuto per quei prodotti il cui processo produttivo avviene nella sua interezza in una determinata area geografica, a partire dalla scelta della materia prima, passando per tutte le fasi della trasformazione e lavorazione.  Il marchio IGP identifica, invece, prodotti per cui è sufficiente che una sola delle fasi della produzione, quella che attribuisce la qualità significativa, abbia avuto luogo entro un particolare territorio;
  • il rispetto della metodologia tradizionale, cioè delle tecniche, delle ricette e dei segreti di lavorazione tramandati da generazioni e ancora preservati;
  • la presenza di alcune caratteristiche qualitative: il consumatore finale può, infatti, essere certo che il prodotto risponda a regole chiare e trasparenti stabilite dal Disciplinare di ciascun prodotto marcato. I Disciplinari sono consultabili da chiunque (vedi il link) e il rispetto dei requisiti è sottoposto a regolari verifiche effettuate da enti di certificazioni autorizzati dal Ministro competente. 


Usi fraudolenti del nome del prodotto o dell’area geografica sono penalmente puniti con severe sanzioni. Spesso, tuttavia, prodotti DOP o IGP di alta qualità vengono confusi con prodotti simili, siccome vengono confezionati appositamente con nomi affini a quelli originali per sfruttare indebitamente la reputazione delle indicazioni geografiche. Questo fenomeno è particolarmente diffuso nel caso dei prodotti italiani (si parla di “Italian soundings”).
Anche per fare fronte a ciò il 13 maggio 2024 è entrato in vigore un nuovo Regolamento sulle Indicazioni Geografiche, pubblicato il 23 aprile in Gazzetta Ufficiale Europea.  
Il Regolamento garantisce ulteriori forme di sicurezza per il consumatore, con un particolare riguardo anche agli acquisti online. In particolare, impone l’obbligo di indicare il nome del produttore sull’etichetta di prodotti DOP e IGP e l’origine della materia prima principale dei prodotti IGP. Inoltre, prescrive che se il prodotto DOP o IGP è utilizzato come ingrediente occorre l’approvazione da parte dei rispettivi consorzi di tutela e l’indicazione della percentuale dello stesso contenuta nel prodotto trasformato.

E tu, acquisti spesso prodotti DOP e IGP? Sapevi quale è il significato racchiuso in queste certificazioni?

Finanziato dal MIMIT D.M. 6/5/2022 art. 5