Quale termometro scegliere? Esistono diversi modelli in commercio: tradizionale, digitale o infrarossi. Ecco le caratteristiche di ciascuna tipologia di termometro. Continua a leggere.
Termometro tradizionale
Si tratta del classico termometro di vetro. Molto simile a quello a mercurio (vietato da aprile 2009), contiene all’interno una lega di metalli meno inquinante chiamata Galinstan, fluida a temperatura ambiente. Può essere usato in varie sedi (sia per la misurazione rettale, sia per quella ascellare), è quindi versatile e piuttosto preciso. Il prezzo è contenuto, varia dai 5 ai 9 euro.
Per misurare, impiega circa 4-5 minuti, un tempo accettabile, non riesce però a competere con quella dei termometri elettronici, molto più rapidi. Non tutti i modelli sono di facile lettura e, inoltre, essendo di vetro, può rompersi.
Termometro digitale
Il termometro digitale utilizza sensori elettronici di calore per registrare la temperatura. Durante la misurazione, fa diverse rilevazioni e quando emette il bip, mostra il valore medio. Ci sono molti modelli, più o meno sottili, con l’asta morbida o rigida, fino ad alcune versioni particolari, concepite esclusivamente per la misurazione nella bocca. I prezzi variano dai 4 euro per quello classico a bacchetta, ai 6-9 euro per quelli a forma di ciuccio specifici per i bambini, fino ad arrivare ai 15 euro per quelli che hanno caratteristiche aggiuntive, come la possibilità di tenere in memoria più misurazioni.
La maggior parte dei termometri digitali può essere usata in diverse sedi (ano, ascella, bocca), è molto veloce: bastano pochi secondi per avere il risultato della misurazione, annunciato con un segnale acustico ed è facilmente reperibile ed economico. Funziona con pile non ricaricabili.
Non dobbiamo dimenticarci che deve essere smaltito come rifiuto elettronico nelle piazzole ecologiche.
Termometro a infrarossi
Il termometro a infrarossi a distanza riceve ed elabora le radiazioni emesse naturalmente dal corpo umano, utilizzando un sistema ottico di puntamento a fasci di luce. Non è necessario, quindi, porre l’apparecchio a diretto contatto della pelle. Ci sono due versioni di termometri a infrarossi: quelli che rilevano la temperatura esterna dalla fronte e quelli da inserire nell’orecchio. Impiega pochissimo tempo per misurare.
Però, per risultati precisi, serve un corretto puntamento, non sempre facile. Il prezzo varia da un minimo di 15/20 euro e può superare i 50 euro.
I vecchi termometri a mercurio
I termometri a mercurio non sono più in commercio dal 2009, perché questa sostanza è tossica e inquinante. Questo però non significa che devi buttare quello che hai ancora a casa: è uno strumento di misura affidabile, anche se di non facile e immediata lettura. Se invece non vuoi più averlo, non buttarlo nella spazzatura, per evitare danni all’ambiente: portalo in farmacia oppure consegnalo alle piazzole ecologiche del tuo comune. Anche se la quantità di mercurio all’interno è molto bassa e nella forma meno tossica, se si rompe prendi alcune precauzioni:
– allontana i bambini e gli animali domestici dalla stanza;
– non usare detersivi o prodotti chimici, in particolare quelli con ammoniaca o cloro, che potrebbero sviluppare vapori tossici;
– apri le finestre e abbassa se possibile il riscaldamento;
– non usare l’aspirapolvere o la scopa, romperesti le palline in pezzi più piccoli;
– usa guanti in lattice o da cucina (che poi dovrai buttare);
– recupera il mercurio facendolo scivolare su un foglio di carta o con il nastro adesivo;
– non gettarlo nel lavandino o nella spazzatura: mettilo in un contenitore non metallico con tappo e portalo alla piazzola ecologica del comune.