Test drive auto elettriche: tutto quello che c’è da sapere

La mobilità sostenibile è un tema che incuriosisce i consumatori, alimentando la loro voglia di saperne sempre di più sulle qualità e le performance delle auto elettriche.

Per fornire ai consumatori un vero quadro sullo stato attuale del mondo sostenibile, nell’ambito del progetto POLO POSITIVO: una mobilità più ecologica è possibile” di Casa del Consumatore, Assoutenti, Codici e Codacons sono stati effettuati dei test drive su auto elettriche sia durante gli spostamenti quotidiani per recarsi in ufficio e sia nel fine settimana per raggiungere mete turistiche.

Le auto elettriche sono state testate per verificare i reali consumi, i costi, la loro autonomia effettiva e molto altro. Scopriamo tutti i pro e i contro dei veicoli elettrici.

I test drive sono stati effettuati con AUDI ETRON e AUDI A3 ETRON, in 45 viaggi di breve medio e lungo raggio su entrambe le autovetture per un totale di 14 giorni e viaggiando più di 3.000 km. La prima impressione al comando di un’auto elettrica con l’assenza di rapporti di marcia, è stata quella di una guida piacevole e confortevole che ha permesso di viaggiare silenziosamente.

L’autonomia dell’AUDI ETRON consente di percorrere il tratto casa – lavoro ricaricando l’autovettura comodamente presso l’abitazione con una presa shuko oppure installando una wall box per gestire al meglio l’erogazione di potenza tra la ricarica e il normale uso domestico. In ogni caso, la potenza minima impegnata dovrà essere di 6 kwh per consentire una ricarica più rapida. Invece, per quanto riguarda i percorsi più lunghi, la situazione si complica dovendo ricaricare il veicolo attraverso le colonnine a corrente continua, le quali erogano da 50 kwh fino a 135 kwh impiegando 90 minuti per una ricarica completa. Un’ora e mezza di ricarica è una durata fattibile se si pensa di conciliarla con un pranzo o una cena, ma il vero problema è determinato dalla scarsa presenza sul territorio di questo tipo di colonnine. E’ possibile ricaricare l’auto anche con le colonnine a corrente alternata, le quali però erogano fino a 30 kwh, ma solitamente la media di erogazione è di circa 5 kwh risultando inutili per questo tipo di veicoli, perchè servirebbero ben 18 ore per eseguire una ricarica completa. Quest’ultimo tipo di colonnine trovano la loro utilità solo nei casi in cui non si ha la possibilità di ricaricare l’auto a casa e ci si collega in una postazione vicino all’ufficio per recuperare il percorso casa – lavoro.

AUDI ETRON full Electric è un passo importante verso una mobilità sostenibile, ma con qualche rischio legato alla presenza di colonnine di ricarica sul territorio, elemento che incide profondamente sul consumatore quando deve scegliere se acquistare o meno un veicolo elettrico.

AUDI A3 ETRON in modalità full electric per il percorso casa – lavoro rappresenta un’ottima soluzione per chi ha la possibilità di ricaricare il veicolo a casa e in un punto di ricarica vicino all’ufficio, basti pensare che l’auto testata si ricaricava completamente con presa shuko in quattro ore e mezza. Questo tipo di veicolo ibrido però non è possibile ricaricarlo con corrente continua, una grave mancanza perchè consentirebbe in pochi minuti di effettuare una ricarica, rendendo a questo punto il mondo ibrido molto simile a quello benzina o diesel.

Questi veicoli permettono anche solo con una ricarica a casa (ovviamente a seconda della distanza dall’ufficio) di utilizzare la modalità ibrida per tutto il percorso abbattendo drasticamente i consumi di carburante.

Il problema che colpisce maggiormente il mondo dei veicoli sostenibili riguarda le infrastrutture di ricarica, a partire dalla diffusione delle colonnine sul territorio. I centri di ricarica sono prevalentemente presenti a corrente alternata, con una potenza massima di 7kwh ma solo in determinate zone. Per sapere dove si trovano i punti di ricarica, sono state ideate numerose app che individuano le postazioni più vicine e soprattutto indicano se sono disponibili.

Per quanto riguarda i costi di ricarica, in questi anni è stato incentivato l’utilizzo delle colonnine attraverso tariffe flat mensili, le quali però hanno presentato anche dei risvolti negativi a causa della maleducazione e inciviltà delle persone che utilizzano le postazioni di ricarica come parcheggi gratuiti in centro città, lasciando l’auto parcheggiata per intere giornate.

Oggi ricaricare un mezzo elettrico a corrente continua, quindi con una ricarica più rapida, salvo le tariffe flat, costa 16 cent per un chilometro di percorrenza e 7 centesimi per le ricariche a corrente alternata, contro i 9 cent in carburante di quelle a benzina o diesel.

In conclusione, per quanto riguarda i tempi di ricarica per una macchina full electric a corrente continua, il tempo di 90 minuti impiegato permette di raggiungere un’autonomia di 300 km, più che sufficienti per la maggior parte dei consumatori, invece in caso di corrente alternata occorrerebbe un potenziamento per consentire ricariche più veloci anche per i veicoli ibridi, i quali non possono essere ricaricati a corrente continua. Riguardo ai costi di ricarica occorrerebbe sviluppare delle soluzione flat al fine di abbattere il costo del kwh. Inoltre, il sistema attuale di pagamento avviene tramite app, utilizzabile quindi solo dai consumatori più tecnologici, motivo per cui sarebbe opportuno introdurre la modalità di pagamento tramite bancomat o carta di credito al fine di estendere a tutti la possibilità di usufruire delle colonnine di ricarica e finalmente dare il via ad una mobilità più ecologica e sostenibile.

 

Articolo realizzato nell’ambito del progetto POLO POSITIVO: una mobilità più ecologica è possibile. Programma delle iniziative di tutela dei consumatori e utenti 2019-20, approvato con d.g.r. XI/1051 del 17 dicembre 2018.

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