Non hai più lo scontrino? Ecco come far valere lo stesso la garanzia


Quando si acquista un prodotto, soprattutto se di valore, è naturale desiderare una sicurezza a lungo termine sull’investimento fatto: potrebbe infatti capitare che l’oggetto da noi acquistato smetta di funzionare o necessiti di riparazioni. Secondo quanto disciplinato dal Codice del Consumo (Artt. 128-132), il periodo di garanzia legale in Italia è di due anni dal momento dell’acquisto. Talvolta però può capitare che, per una ragione o per un’altra, non si sia più in possesso dello scontrino fisico d’acquisto, rendendo di conseguenza più difficile dimostrare che ci si trovi ancora nel periodo coperto da garanzia.
Come si può fare in questi casi? In che maniera si può usufruire lo stesso della garanzia? Andiamo a scoprirlo!

La prima regola sarebbe quella di conservare sempre lo scontrino originale. In un mercato incentrato su un crescente consumismo, che spinge a sostituire il nostro oggetto non funzionante o a spendere una cifra esorbitante per ripararlo, la garanzia gioca a favore delle tasche del consumatore (e anche dell’ambiente); ecco perché bisogna in primo luogo evitare che lo scontrino d’acquisto venga erroneamente buttato. Conservare la ricevuta però potrebbe non essere una sufficiente precauzione: buona parte degli scontrini viene infatti stampata tramite un processo chimico che fa reagire il colorante nero con la carta termica di cui la ricevuta è fatta. Nel tempo, quanto riportato sullo scontrino potrebbe sbiadire, non consentendo più al consumatore di far valere la garanzia. Ecco perché è una buona idea farne una fotocopia, affinché rimanga indelebile nel tempo.

Qualora però non si fosse in possesso dello scontrino o di una sua fotocopia, come si può usufruire della garanzia?
In questo caso bisogna fornire un’altra prova d’acquisto, e questo può includere una ricevuta digitale (se ad esempio l’acquisto è stato effettuato online o se il negozio ha inviato una copia elettronica), una fattura o un estratto conto bancario o della carta di credito utilizzata al momento dell’acquisto che dimostri chiaramente la transazione.
Inoltre si può ricorrere alla garanzia del produttore: alcuni produttori infatti offrono garanzie che possono essere registrate online. Se si è registrato il prodotto al momento dell’acquisto, si può contattare direttamente il produttore fornendo il numero di serie o altre informazioni pertinenti per risalire al momento in cui si è entrati in possesso del bene.

In alternativa, se si è utilizzata una carta fedeltà del negozio al momento dell’acquisto, il negozio potrebbe avere una registrazione della tua transazione.
È anche una buona idea rivolgersi direttamente al negozio dove si è acquistato il prodotto. Alcuni negozi sono in grado di recuperare le informazioni della transazione nel loro sistema, specialmente se si è pagato con carta.

Infine, si potrebbe controllare se con il prodotto c’era una scheda di garanzia o un manuale che potrebbe avere informazioni utili per contattare il produttore o il venditore o che specifichi la data entro cui la garanzia del prodotto scade.

Questi diversi metodi potrebbero aiutare a ricevere assistenza per la riparazione del bene o il rimborso, portando un importante guadagno sia per il consumatore che per l’ambiente.

Finanziato dal MIMIT D.M. 6/5/2022 art. 5

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