Bicicletta elettrica: come scegliere quella giusta

Nel momento di crisi che stiamo subendo, con famiglie in difficoltà e costi di carburanti e assicurazioni alle stelle, sono in molti che meditano di sostituire o affiancare l’auto o lo scooter con la cara vecchia bicicletta, il “cavallo d’acciaio” che per primo disegnò, pensate, addirittura Leonardo da Vinci e che ognuno di noi ha avuto come compagno d’infanzia.

La bicicletta è bella, semplice, non inquina, fa bene al fisico e ci fa godere del nostro tragitto in silenzio, senza rumorosi ed inquinanti motori.

La tradizionale bici non sempre però è adatta alle nostre esigenze, soprattutto per quanti debbono percorrere tragitti di una certa lunghezza o superare sali/scendi impegnativi.
Ecco allora che l’acquisto di una bicicletta elettrica può rivelarsi la scelta giusta.

Il funzionamento delle biciclette elettriche è tipicamente questo: anche la bicicletta elettrica richiede il gesto della pedalata, solo che è “assistita” dal motore elettrico, che consente di superare agevolmente i dislivelli della strada e, in pianura, di raggiungere rapidamente la velocità (fissata dalla normativa vigente) di 25 km/h senza particolari sforzi.

La carica della batteria richiede qualche ora, si può fare collegandola direttamente alla rete di casa e costa pochi centesimi di euro.

La potenza sviluppata dai motori elettrici “a norma” è al massimo di 250 watt, una potenza non trascurabile, se si pensa che un ciclista professionista difficilmente riesce a sviluppare più di 450 watt.

Il mercato sta offrendo sempre più modelli e prodotti ed è quindi difficile orientarsi nella scelta. Ecco le principali caratteristiche da valutare attentamente prima dell’acquisto.

TIPO DI BICICLETTA
Se ne trovano di tutti i tipi, da quelle da passeggio, alle pieghevoli, alle mountain bike. I primi modelli approdati sul mercato erano abbastanza brutti; oggi invece si possono trovare mezzi dal design accattivante, con batterie incorporate nel telaio, forcelle ammortizzate, freni a disco, computer di bordo, ecc.
Una cosa da sapere è che potete anche usare la vostra bicicletta e farla diventare elettrica, montando un apposito kit. Ne esistono di vari tipi, da quelli più evoluti che nascondono nel tubo verticale del telaio il motore, a quelli che prevedono l’attacco della batteria al tubo obliquo, per intenderci il tubo a cui è solitamente attaccata la borraccia nelle bici da corsa.
Se siete interessati a questa opportunità rivolgetevi ad un rivenditore specializzato e fatevi consigliare sulla possibilità di montare il kit sulla vostra bicicletta.

MOTORE
Il motore elettrico viene alloggiato in genere al posto del mozzo anteriore o posteriore (o entrambi) o anche nella zona bassa centrale del telaio (sopra o sotto il cd. movimento centrale).
Ne esistono di tutte le potenze, da 100 a 3/4000 watt. Sappiate però che quelli oltre i 250 watt non possono circolare liberamente su strada e andrebbero perciò omologati e immatricolati per poter regolarmente circolare. Quindi o li usate per gite fuoristrada o dovete verificare, se superano i 250 watt, che siano autolimitati a 250 watt: in tal caso rispettano la normativa vigente e vi offrono migliori doti di accelerazione e ripresa.
Come si è detto sopra, la bicicletta elettrica deve offrire una pedalata assistita; ne esistono però dei tipi (non conformi alla normativa) che vi permettono di raggiungere anche i 50 km/h senza pedalare. Sono delle belve!

BATTERIA
Scegliete batterie recenti, a ioni di litio, informandovi su quante ricariche vi consentono (il numero non è infinito) e su quanta autonomia offrono: attualmente una durata inferiore ai 50 km è sconsigliabile, tenuto conto che si trovano sul mercato modelli che garantiscono anche il doppio di autonomia.
La batteria deve poi potersi agevolmente sganciare dal telaio per portarla in casa a ricaricare ed essere assicurata al mezzo con una chiusura a chiave, per minimizzare i rischi di furto.

PESO
Il motore e la batteria, ovviamente, appesantiscono il mezzo. Occhio però a non prendere modelli troppo pesanti (più di 25 kg) perché potrebbero vanificare i benefici della pedalata assistita e, se vi ritrovate con la batteria scarica, farvi faticare non poco per tornare a casa.

Insomma, se anche voi avete deciso di rispettare l’ambiente e risparmiare, dotatevi di una solida catena e compratevi una sana bicicletta, elettrica o tradizionale!

 

Articolo realizzato nell’ambito del progetto POLO POSITIVO: una mobilità più ecologica è possibile. Programma delle iniziative di tutela dei consumatori e utenti 2019-20, approvato con d.g.r. XI/1051 del 17 dicembre 2018.