Recenti dati hanno mostrato che sono sempre di più i ragazzi che finiscono la scuola elementare in condizioni di grave obesità. Gli adulti consumano in media 300 calorie in eccesso ogni giorno e i bambini seguono l’esempio, il motivo è evidente: mai in passato il cibo è stato così disponibile. Ridurre il consumo di calorie è fondamentale perché la tendenza è preoccupante: 1 bambino su 3 è in sovrappeso o obeso quando lascia la scuola primaria e sono numerosi i minori nel Regno Unito a cui è stato diagnosticato il diabete di tipo 2.
Il Ministro della salute del Regno Unito ha messo sotto la lente i dolci e le bevande zuccherati e sta prendendo in considerazione la possibilità di vietare le farciture frizzanti e l’uso di personaggi dei cartoni animati o di mascotte che promuovono il cibo spazzatura, ad esempio Percy Pig, una nota marca inglese di dolci gommosi a forma di maiale. Il prodotto è apparso per la prima volta nei negozi più di 25 anni fa.
La nuova strategia potrebbe anche includere il divieto per i supermercati di vendere dolciumi vicino alle casse, noti come “guilt lane”, per impedire ai bambini di chiedere ai genitori di comprarli. Anche in Italia, nel 2014, fu portata avanti una petizione online dal titolo “Basta snack alle casse”. È difficile infatti tenere a bada le richieste animate dei figli mentre si attende, anche per tanto tempo, il proprio turno per pagare alla cassa.
È stato anche preso in considerazione il divieto di cosumare bevande energetiche per i minori di 16 anni e l’introduzione di una fascia protetta in TV dalle 21:00 contro i prodotti zuccherati a partire dal 2020. Si vuole adottare una prospettiva di divorzio tra personaggi dei cartoni animati e cibo spazzatura, ora si sente il bisogno si associare questi personaggi con il cibo salutare, il junk food è purtroppo sempre più abbinato a personaggi come Percy Pig e lo stesso non si può dire per il buon cibo. Le mascotte appaiono proprio sugli alimenti inadatti alla pubblicità per i bambini, perché con troppi zuccheri, sale o grassi.
La correlazione tra obesità infantile e tecniche di marketing aggressivo che prevedono ad esempio l’uso di personaggi e cartoni animati e mascotte è una grande lotta dei consumatori.