Microplastiche: contaminati sale, cozze e gamberi

Sale, cozze e gamberi sono risultati contaminati da microplastiche. L’indagine è stata realizzata da Altroconsumo, insieme ad altre quattro associazioni di consumatori di Austria, Belgio, Spagna e Danimarca. Sono stati analizzati campioni di sale marino, cozze e gamberi e più di due terzi dei campioni sono risultati contaminati da microplastiche.

Dalle analisi in laboratorio di Altroconsumo, è risultato che più di due terzi di campioni di cozze, gamberi e sale sono contaminati dalle microplastiche. Non sono stati scelti pesci perché le microplastiche rimangono nel tratto intestinale, che è una parte del pesce che solitamente non si consuma.

L’inquinamento da microplastiche
Il problema delle microplastiche non dipende da come sono stati condotti gli allevamenti, né dalle zone di pesca. Molluschi derivanti da una stessa zona possono o meno essere contaminati, solo le analisi riescono a stabilirlo con precisione. L’inquinamento da plastica dei mari non è dato soltanto da sacchetti imballaggi, bottiglie oppure oggetti. Questi macrorifiuti deliberatamente o accidentalmente rilasciati nell’ambiente da imbarcazioni, industrie o trasportati dai fiumi e da agenti atmosferici costituiscono una parte dell’inquinamento che colpisce mari e oceani. Ad alimentare il problema, esiste un inquinamento fatto di plastiche rilasciate nell’ambiente sotto forma di microparticelle. Si tratta ad esempio da quelle aggiunte a cosmetici e a detergenti, quelle rilasciate del lavaggio degli indumenti, i pellet usati nella produzione di materiali plastici, quelle prodotte dall’abrasione dei pneumatici o dalle vernici usate per dipingere sull’asfalto la segnaletica stradale.
La plastica prodotta da sessant’anni a questa parte è ovunque: è stata trovata in acque minerali potabili, è presente nei cosmetici e ora è stata pure trovata nei frutti di mare e nel sale. L’inquinamento da microplastiche è un problema da non sottovalutare.

AGGIORNAMENTO DEL 6 LUGLIO 2018
Abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo questa precisazione, inviataci dalla Compagnia Italiana Sali.

“Compagnia Italiana Sali
attestazione di assenza di microplastiche nei suoi sali

Nata nel 1968 eoggi leaderin Italia nella produzione di sale marino pregiato e totalmente naturale con il marchio Gemma di Mare, Compagnia Italiana Sali ha fatto da sempre dell’esperienza, della specializzazione e dell’attenzione alla qualità, all’ambiente e alla salute del consumatore le caratteristiche distintive della sua mission e del suo operato. Oggi più che mai, in una società in cui l’attenzione da parte delle persone alla salute e al benessere anche a tavola è sempre più sentita.

Per rispondere a questo bisogno di attenzione, CIS ha implementato la sua gamma di prodotti, introducendo nuove referenze come Gemma Essenziale, il sale iposodico salutare, naturale e buono, e ampliando la linea degli iodati. Non solo. A questo lavoro commerciale, ha affiancato campagne di comunicazione, mirate a sensibilizzare i consumatori a una conoscenza dei prodotti per una scelta sempre più consapevole, e ha instaurato collaborazioni a progetti di educazione alimentare con istituzioni scientifiche e mediche (ad esempio il Gruppo Ospedaliero San Donato).

Nell’ottica di proseguire nel suo impegno nel trasmettere messaggi corretti e completi sui sali, le loro proprietà e i loro utilizzi, risulta importante sfatare alcuni “falsi miti” e informazioni ingannevoli e senza fondamento che, purtroppo, ciclicamente circolano in rete sul sale.

Ad esempio quella secondo cui nel sale marino Gemma di Mare che si consuma quotidianamente a tavola ci sarebbe una presenza di microplastiche.

Dal 2006 Compagnia Italiana Sali si occupa periodicamente di analizzare l’indice di idrocarburi per cromatografia in fase gassosa di tutti i suoi sali marini. Questo metodo consente di analizzare e verificare il tasso di composti con catene di carbonio, tra cui la plastica. Durante tutte le rilevazioni questo tasso è sempre stato al di sotto del limite di 0,5 mg / kg. Inoltre, vengono analizzati regolarmente gli insolubili del sale marino. Il tasso è tipicamente intorno allo 0,03% e si tratta essenzialmente di piccoli sassi e/o frammenti di conchiglie, presenti nel mare che sono di dimensione identica o più piccoli dei cristalli di sale. Durante le analisi non sono mai state trovate particelle di plastica.Infine, CIS propone un’intera gamma di sale marino integrale, ossia integro, non trattato e non soggetto ad alcuna raffinazione, una qualità particolarmente apprezzata in quanto non sussiste alcun processo produttivo che ne infici la naturalità, mantenendo intatte tutte le proprietà nutrizionali e la freschezza di un prodotto appena raccolto.”

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