Hai ricevuto una bolletta che ti sembra troppo alta, la tua linea non funziona regolarmente o hai altri problemi che non riesci a risolvere con il servizio clienti?
Il primo passo da fare è inviare un reclamo scritto e, se non ottieni risposta o non sei soddisfatto, la soluzione ai tuoi problemi la puoi trovare rivolgendoti ad un’associazione di consumatori o ad un organismo creato apposta per risolvere le controversie tra clienti e gestori telefonici: il CORECOM (Comitato Regionale delle Comunicazioni), presente in ogni regione, ha proprio l’obiettivo di promuovere la conciliazione tra utenti e operatori delle telecomunicazioni (relativamente a telefonia fissa e mobile, internet, pay- tv,…).
Bisogna sapere che la conciliazione deve essere tentata obbligatoriamente prima di ricorrere al giudice. Rivolgersi al CORECOM o ad un’associazione di consumatori per tentare la conciliazione è perciò il primo passo, necessario, per risolvere la lite; se il tentativo fallisce, allora ci si può rivolgere al giudice. Vista l’obbligatorietà del tentativo, l’istanza di conciliazione sospende i termini per agire in sede giudiziaria, che riprendono a decorrere una volta chiuso il procedimento.
Il tentativo di accordo tra le parti viene messo in atto dal CORECOM attraverso un’udienza di conciliazione, condotta da un conciliatore professionista, che invita le parti ad esporre le proprie ragioni per cercare una soluzione gradita ad entrambe.
Se le parti trovano un accordo, il conciliatore scrive e fa firmare alle parti un verbale di conciliazione che, se non rispettato, può essere fatto valere come titolo esecutivo (in buona sostanza, ha lo stesso valore di una sentenza). Se la conciliazione invece non riesce, l’utente ha due possibilità: o ricorrere al giudice, oppure chiedere, entro tre mesi, che sia il CORECOM stesso a pronunciarsi sulla vicenda.
La procedura davanti al CORECOM ha il vantaggio di essere gratuita e di consentire, nella maggior parte dei casi, di risolvere controversie che altrimenti davanti alla giustizia ordinaria potrebbero durare anche anni.
Il CORECOM però, pur aiutando le parti a raggiungere un accordo, non fornisce agli utenti alcun tipo di consulenza e tutela legale. Può così capitare che l’utente si trovi solo e senza conoscenza dei propri diritti davanti ad esperti avvocati inviati dai gestori telefonici, abituati a trattare quotidianamente controversie con i clienti e l’utente rischia così di non avere la forza per imporsi, magari arrivando ad accettare una conciliazione non soddisfacente.
È perciò consigliabile, soprattutto per contestazioni importanti, farsi assistere da un avvocato o comunque da esperti del settore. Per accedere alla conciliazione paritetica tra compagnie telefoniche e associazioni di consumatori puoi contattare la Casa del Consumatore. Per ricevere assistenza davanti al CORECOM puoi invece utilizzare il servizio appositamente creato da dirittosemplice.it