Rc-Auto: stop all’obbligo di esporre il contrassegno

Il contrassegno cartaceo dell’Rc-auto si “dematerializzerà” e non ci sarà più l’obbligo di esporlo sulla propria auto. Un decreto di agosto 2013, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 3 ottobre, in vigore dal 18 ottobre 2013, definisce le tappe e modalità di attuazione di tale processo di dematerializzazione.

Ebbene sì, entro i prossimi due anni spariranno i contrassegni cartacei dell’assicurazione rc-auto, i quali verranno sostituiti con sistemi elettronici o telematici.
Questo processo di progressiva “dematerializzazione” dei contrassegni assicurativi rientra nel quadro di interventi ed iniziative intrapresi per contenere i costi dell’assicurazione rec-auto, ma ha anche lo scopo di ridurre notevolmente, o meglio ancora scongiurare, i casi di falsificazione dei contrassegni.

Per verificare il rispetto dell’obbligo di polizza assicurativa auto per la responsabilità civile e sanzionare gli eventuali (putroppo, ancora numerosi) casi di evasione di tale obbligo, gli agenti avranno a disposizione una banca dati integrata (targhe dei veicoli + polizze assicurative) da consultare in occasione dei normali controlli.
I dati inseriti nel database saranno quelli presenti nell’Archivio nazionale dei veicoli e nell’Anagrafe nazionale dei “patentati”, unitamente a quelli forniti dalle varie assicurazioni in merito alle polizze rc-auto di ciascun loro assicurato.
Inoltre, sarà possibile verificare il rispetto dell’obbligo della copertura assicurativa rc-auto anche utilizzando i sistemi di rilevazione automatica delle targhe, quelli che già vengono utilizzati, ad esempio, per il controllo della velocità e dell’accesso alle famose ztl (zone a traffico limitato).

Per arrivare a tutto ciò bisognerà attendere circa due anni.
Il processo di dematerializzazione, infatti, sarà diviso in varie fasi: si partirà dalla costituzione del database integrato, col successivo inserimento delle informazioni presenti negli archivi dell’ANIA (Associazione Nazionale delle Imprese Assicuratrici) e la determinazione delle modalità di consultazione e aggiornamento.
Dopodichè, si provvederà a creare i collegamenti della banca dati con i vari dispositivi e apparecchiature già in uso per il controllo del traffico ed il rilevamento a distanza delle infrazioni (es. autovelox).